
In vista delle elezioni federali di ottobre, il PS aveva aperto le porte alle aree di sinistra per stringere possibili alleanze. Un invito a cui il Partito comunista oggi ha risposto picche. Durante l'assemblea odierna, il partito guidato da Massimiliano Ay ha infatti deciso di correre da solo. A dividere le due forze di sinistra è soprattutto la posizione sulla guerra in Ucraina. Lo ha spiegato ai microfoni di Ticinonews il segretario politico del partito.
Indipendenza e neutralità
"Come partito, era importante candidarsi alle elezioni federali perché il contesto, anche internazionale, che la Svizzera sta subendo, si pensi al dibattito sulla neutralità, all'avvicinamento alla Nato, alle sanzioni, impone, a nostro avviso, la presenza del partito Comunista con la sua chiara linea di sinistra ma a favore dell'indipendenza nazionale e della neutralità".
Gli ostacoli all'alleanza
"Corriamo da soli, con un nome particolare: NO UE, NO NATO. Riteniamo non sia possibile per noi allearci con una sinistra che vuole esportare le armi e distruggere la neutralità del paese".
Non uno schiaffo al PS
"Non vogliamo sia interpretato come uno schiaffo al Partito Socialista. Siamo un partito indipendente, abbiamo una vocazione unitaria ma non a tutti i costi, non si può pretendere che il Partito Comunista rinunci ai propri principi".