Ticino
Il nuovo centro dei tir a Giornico è realtà
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Redazione
un anno fa
Inaugurata oggi la struttura che permetterà una migliore gestione del traffico pesante attraverso le Alpi. Gobbi: "Atteso per anni, ora pronto a dare il suo contributo". Il sindaco Bellotti: "Speriamo porti beneficio a tutta la zona".

Entra ufficialmente oggi in servizio il nuovo centro di controllo dei veicoli pesanti di Giornico (CCVP). La struttura, situata sull'area industriale della ex Monteforno, è stata inaugurata oggi alla presenza del direttore dell'USTRA Jürg Röthlisberger e delle autorità cantonali e comunali. Il nuovo centro affianca quello urano di Ripshausen e fa parte dei 13 centri di competenza previsti dalla Confederazione sul territorio nazionale per gestire il traffico pesante attraverso le Alpi. L'investimento complessivo, a carico della Confederazione, ammonta a 250 milioni di franchi.

Un centro che farà parte della comunità

Il nuovo CCVP è stato realizzato su un’area di circa 170’000 metri quadrati fra gli abitati di Giornico e Bodio. È collegato all’autostrada A2 mediante il nuovo svincolo di Giornico, aperto oggi al traffico. "È stato sacrificato parte del nostro territorio per il bene di tutta la Svizzera", ha sottolineato il sindaco di Giornico Rosolino Bellotti durante i discorsi inaugurali. "Speriamo che questo centro porti beneficio a tutta la zona. Qualcosa già si vede con più industrie interessate e domande di costruzione. Ora si guarda al posteggio camper e all’area servizi sostenibili per un segnale positivo a tutta la valle. Questo centro sarà parte di noi, di una comunità fiera del suo passato".

Gli edifici

La struttura è composta da tre edifici, che hanno ottenuto il certificato “Minergie”. Quello principale ospita uffici, sale conferenze, locali tecnici, depositi, la cassa per gli autisti e gli spazi destinati ad offrire dei servizi minimi ai conducenti dei veicoli pesanti. Si configura come un grande portale sotto il quale transitano tutti i veicoli pesanti, dove verrà svolta una prima attività di “filtro” dei TIR mediante dei caselli. Qui verranno controllati peso e altezza: in base alle risultanze l’operatore deciderà se il conducente potrà riprendere immediatamente l’autostrada o se sono necessari altri controlli. L’edificio 2 è costituito da un padiglione contenente un’officina completa delle attrezzature tecniche necessarie al controllo di freni, gas di scarico, luci, ecc. All’interno si trovano anche le postazioni di lavoro degli addetti ai controlli e i relativi locali di supporto. L’edificio 3, infine, ospita i veicoli che dovranno essere fermati per periodi prolungati oppure quelli per i quali si rende necessario un sequestro del carico o dell’intero veicolo.

Stazioni di ricarica

In attesa che l’area multiservizi diventi realtà, il CCVP offre anche possibilità di rifornimento per veicoli di servizio leggeri e pesanti, grazie alle diverse stazioni di ricarica elettriche, di gas naturale liquido e di idrogeno.

Un centro atteso da diversi anni

"Lo abbiamo atteso per anni e ora è pronto a dare il suo importante contributo per la sicurezza sulle strade", ha ribadito oggi il consigliere di Stato Norman Gobbi, precisando che l'iter si è accelerato quando ci si è resi conto della necessità della struttura. L’iter pianificatorio, ricordiamo, risale infatti al 2003, quando il Dipartimento del territorio del Canton Ticino aveva elaborato le basi progettuali, definendo le dimensioni e il funzionamento del centro, attraverso uno studio di varianti. Il progetto era stato poi ripreso, adattato e pubblicato dall’ USTRA nel 2008, nel quadro del passaggio di proprietà delle Strade nazionali dai Cantoni alla Confederazione. Nel 2013 era giunto il via libera dal DATEC. Dopo aver risanato i terreni inquinati su cui sarebbe sorto il CCVP, nel 2018 erano infine stati avviati i lavori di costruzione. Durante il suo discorso Gobbi ha ricordato che il Governo aveva garantito un contributo per la realizzazione dei lavori di bonifica e da allora "al Cantone non è più stato chiesto un franco per un investimento che si aggira attorno ai 250milioni". Sul piano organizzativo la parte del leone l’ha fatta la Polizia cantonale, ha aggiunto Gobbi, ringraziando tutti i suoi collaboratori.

Una migliore gestione del traffico

Il CCVP permetterà di gestire il traffico pesante in direzione nord mediante il sistema di dosaggio, migliorando l’attuale situazione precaria a livello logistico, della sicurezza e dell’ambiente. Avrà inoltre il vantaggio di poter gestire il traffico anche in direzione sud in caso di difficoltà (panne, nevicate, chiusure delle dogane, ecc.) e di disporre di posteggi a lunga durata per la pausa notturna degli autotrasportatori o per poter stoccare i camion. "È una struttura performante di controllo", ha dal canto suo sottolineato il comandante Matteo Cocchi. "Controllerà una parte dei circa 630mila veicoli pesanti che circolano all’anno in Ticino". 

Ricadute positive in valle

La nuova struttura creerà anche degli indotti economici, in particolare mediante l’impiego di 50 nuovi assistenti di polizia, appositamente formati per operare nel campo della sicurezza stradale e al possibile rilancio della zona industriale, grazie alla presenza del nuovo svincolo autostradale di Giornico. Quest’ultimo sgraverà la strada cantonale dal traffico pesante e conferirà nel contempo un valore aggiunto all’intera regione. Il centro contribuirà infine alla riduzione dell’impatto ambientale, visto che i mezzi pesanti, soprattutto nella stagione invernale, non dovranno più sostare ai margini dell’autostrada con il motore acceso.