Ticino
Il neurochirurgo dell'Ars Medica può tornare ad operare
Il neurochirurgo dell'Ars Medica può tornare ad operare
Il neurochirurgo dell'Ars Medica può tornare ad operare
Redazione
6 anni fa
La Clinica autorizza il medico a riprendere l'attività: "Gli interventi contestati sono stati effettivamente eseguiti"

Il neurochirurgo dell'Ars Medica, finito nella bufera perché sospettato di aver fatturato operazione fittizie, può riprendere la sua attività presso la Clinica privata. Lo ha deciso la stessa Ars Medica dopo approfondite verifiche interne e alla luce di quanto finora emerso dai numerosi interrogatori effettuati in questi giorni dalla Magistratura. 

"La clinica Ars Medica ritiene di poter confermare che gli interventi chirurgici contestati al nostro neurochirurgo non sono affatto stati simulati bensì effettivamente eseguiti" si legge in una nota inviata in redazione. "Quanto emerso finora dall’inchiesta penale conferma dunque, a nostro parere, la validità delle procedure di controllo interno dei flussi operatori che la Clinica esegue".

"Alla luce di tutto ciò, la Clinica Ars Medica autorizza il medico in questione a riprendere immediatamente la sua attività chirurgica in Ars Medica stessa".

Confermando la "piena fiducia" al medico e ringraziando i pazienti "per la comprensione dimostrata", l'Ars Medica ricorda infine che "non spetta alla Clinica ma, se del caso, al Medico cantonale e all’Autorità cantonale di vigilanza, prendere eventuali provvedimenti verso il chirurgo in questione. Queste autorità amministrative hanno anche, d’altronde, accesso a tutti gli atti dell’indagine penale. Non tocca alla Clinica agire al posto loro, men che meno siccome convinta della correttezza dell’operato del dottore oggetto della segnalazione alla magistratura penale".

Il neurochirurgo, ricordiamo, era stato segnalato a inizio agosto dal medico cantonale per il sospetto di "lesioni gravi intenzionali". Quattro le operazioni sospette, con una quinta segnalazione che era giunta in Procura dopo la notizia apparsa sui media. A seguito dell'apertura dell'indagine la Clinica Ars Mecica aveva deciso di sospendere temporaneamente e in via precauzionale le attività operatorie del medico.

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