
È stato ribattezzato “mostro” il pesce siluro che si aggira nelle acque del Ceresio, come si evince sfogliando il bollettino di agosto della Federazione ticinese per l’acquicoltura e la pesca (FTAP). Il più grande timore, infatti, è che questa specie possa trovare nel Ceresio l’ambiente ideale per nutrirsi e riprodursi.
A scatenare il panico è la possibilità che si possa vivere una situazione simile a quella del Verbano, dove l’eccessiva proliferazione della specie ittica sta provocando diversi danni all’ecosistema del lago. Per Maurizio Costa, presidente della Società pescatori La Ceresiana e della locale sezione Bacino sud, la situazione va però relativizzata.
Dopo la sua comparsa nel Verbano, il siluro è migrato anche verso il Luganese, complice l’apertura, nel 2014, della scala da monta a Ponte Tresa. L’attuale eccessiva proliferazione del pesce nelle acque del lago Maggiore potrebbe verificarsi anche nel Ceresio?È troppo presto per dirlo. Nel Verbano stanno avendo grossi problemi, è vero, ma qui la situazione è diversa. Il siluro c’è, ma la proliferazione non è così eccessiva come dicono. Negli ultimi 3 mesi non è stato riscontrato nulla di preoccupante, anche rispetto ai dati dell’anno scorso. La gente vaneggia, e questo siluro sta diventando grande grazie alle voci, non al nutrimento.
Ha detto che è troppo presto per dirlo, in che senso?L’evoluzione di un ecosistema si sviluppa negli anni. Un semplice avvistamento nelle acque del Ceresio non comporta automaticamente un danno.
Tra qualche anno, allora, c’è la possibilità di veder danneggiato l’ecosistema del lago?No, ci sono altri predatori che tengono il biosistema in equilibrio. Il siluro è un pesce che può raggiungere dimensioni significative, ma non è l’unico nella situazione attuale. Il nostro lago ospita specie ittiche come il pesce persico, il luccio o il luccioperca; queste ultime possono raggiungere anche i 15 kg, e si nutrono di siluri. Se anche questi ultimi proliferassero, l’ecosistema resterebbe grossomodo in equilibrio. Un altro esempio: dicevamo addio all’alborella, uno dei pesci simbolo dei nostri laghi. Il calo progressivo di questo piccolo pesce innescò un allarme fra i pescatori. Ma poi è arrivato il Gardon e tutto è tornato a posto.
In quali casi, allora, il pesce siluro potrebbe provocare danni al biosistema?Potrebbe diventare un problema se diventasse un predatore unico. Se risalisse i fiumi, ad esempio, potrebbe diventare dannoso. Fortunatamente però, nel Ceresio, non abbiamo fiumi come il Po. Tuttavia, se anche fosse, non è da sottovalutare il lavoro dei pescatori.
SF
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