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Il mini-arrocco al centro della seduta straordinaria del Gran Consiglio, ma Zali non ci sarà
©Gabriele Putzu
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Redazione
3 ore fa
Il consigliere di Stato ha inviato una e-mail all'Ufficio presidenziale del Parlamento, nella quale ha scritto che il 25 agosto non sarà presente. Il presidente del Gran Consiglio: "Un'assenza poco opportuna".

Il mini-arrocco tra i consiglieri di Stato leghisti Norman Gobbi e Claudio Zali sarà al centro della seduta straordinaria del Gran Consiglio in agenda lunedì 25 agosto, ma il direttore del Dipartimento del territorio non ci sarà. Lo ha comunicato all'Ufficio presidenziale con una e-mail, sottolineando come "secondo l'articolo 58 della Legge sul Gran Consiglio, per i consiglieri di Stato non vi è l’obbligo formale di presenza". Ricordiamo che lo scambio di competenze prevede che, a partire da settembre, Claudio Zali assumerà la guida della giustizia e della polizia, mentre Norman Gobbi la conduzione della Divisione delle costruzioni.

"Non abbiamo paura di metterci la faccia"

Il presidente del governo Norman Gobbi, interpellato da La Regione, afferma che "la presenza dipende dalla sensibilità dei vari consiglieri di Stato" e il suo auspicio "è che tutti siano presenti". In ogni caso "si tratta di una seduta capziosa in cui si discuterà di competenze che sono prettamente del Consiglio di Stato". Ma l'esecutivo, aggiunge, "non ha paura di metterci la faccia, come ha sempre fatto".

"Un'assenza poco opportuna"

L'assenza di Zali è "poco opportuna", commenta al foglio bellinzonese Fabio Schnellmann, presidente del Gran Consiglio. "Il consigliere di Stato avrà fatto le sue valutazioni e avrà le sue motivazioni. Ne prendiamo atto. Ma spero che gli altri membri del Governo siano presenti, in particolare Gobbi visto che è anche direttamente coinvolto, per dare tutte le spiegazioni del caso".