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Il metaverso che insegna ai bambini autistici a lavarsi i denti
Da video © ated-ICT Ticino.
Da video © ated-ICT Ticino.
Daniele Coroneo
un anno fa
Ated4special è un progetto patrocinato dalla Città di Lugano che fornisce ai bambini con disturbi dello spettro autistico un metaverso dove calarsi per apprendere piccole azioni quotidiane della vita reale.

"Mio figlio ha 11 anni, si chiama Alessandro ed è autistico". Luca Mauriello ci spiega così il perché di "ated4special", il metaverso di cui è l'ideatore. "Alessandro è molto attratto dalle tecnologie. Ho quindi pensato di trasferire il metodo che insegna a un bimbo autistico come affrontare le piccole azioni del quotidiano a un contenitore tecnologico".

Luca Mauriello ha deciso di unire la sua esperienza personale di papà di un bambino autistico alla sua attività di vicepresidente di ated-ICT Ticino, associazione che fa della promozione delle tecnologie utili il suo mantra. "ated4special" è un progetto patrocinato dalla Città di Lugano che prevede anche laboratori e incontri, soprattutto in occasione del 2 aprile, la Giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo.

Lo speciale metaverso per imparare a farsi la doccia

Il fulcro di ated4special è però principalmente un metaverso speciale, dove i bambini con disturbi dello spettro autistico possono calarsi per imparare alcuni comportamenti da adottare. L'idea alla base è quella dell'apprendimento per imitazione e ripetizione. "Attività che per noi possono sembrare normalissime, come farsi una doccia o lavarsi i denti, risultano talvolta problematiche per un bambino autistico", ci spiega Luca Mauriello. "Possono avere delle difficoltà nel mettere in ordine le azioni da compiere per raggiungere un certo risultato. Loro magari vogliono farsi la doccia, ma per farlo chiudono il rubinetto dell'acqua".

Imitare e imparare

Il principio di funzionamento del metaverso di ated4special è semplice. Tramite visori, ma anche sugli schermi di computer e tablet, "i bambini si immaginano di essere gli avatar che si muovono nella simulazione e ripetono le azioni di questo personaggio nella vita reale".

Una tecnologia per scavalcare il disagio nel confronto con le persone

Questo metaverso, tiene a precisare il suo ideatore, non è una terapia. Può tuttavia essere un valido sostegno per i bambini affetti da autismo: "Spesso sono in soggezione con persone reali", commenta Luca Bernardelli, psicologo dell'esperienza digitale. Nella sua attività, Bernardelli si sofferma sugli effetti della tecnologia, sempre più capace di creare disagi e dipendenze, anche fra i giovanissimi. Bernardelli ritiene però che la prossima rivoluzione digitale terrà maggiormente conto del benessere psicofisico delle persone. "Il metaverso di ated4special ne è una dimostrazione. La letteratura scientifica ci dice che progetti come questo possono diventare dei perfetti intermediatori di fiducia per i bambini autistici, che imparano molto più rapidamente a svolgere delle piccole attività, senza disagio, paura o ansia".

Collaborazione con il game designer di Fifa e Sim City

Il metaverso di ated4special è frutto del lavoro congiunto di professionisti appartenenti ad ambiti diversi. "Siamo entrati in contatto con terapisti, con psicologi e con dei game designer", illustra Mauriello. Fra questi c'è Fabio Viola, fra i massimi progettisti di videogiochi a livello internazionale e che in passato ha contribuito a creare piattaforme per il gioco virtuale come Fifa e Sim City. La porta di ated4special, comunque, rimane sempre aperta per delle modifiche: "È solo una versione beta, ancora un 'work in progress'", assicura Luca Mauriello, sorridendo.

Raccolta fondi

Per mettere il metaverso a disposizione dei suoi piccoli utenti, ated-ICT Ticino donerà a delle associazioni del territorio una cinquantina di tablet e dispositivi digitali offerti da una società privata. Per sostenere la prosecuzione del progetto, ated-ICT Ticino ha lanciato una raccolta fondi sui siti www.ated.ch e sulla piattaforma "Eroi locali" di Raiffeisen.

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