
Non piace al comitato dell'Associazione Mercato Lugano l'interrogazione inoltrata ieri al Municipio da 43 consiglieri comunali (primo firmatario Tiziano Galeazzi) per chiedere di rilanciare il mercato attraverso tutta una serie di modifiche.
Il comitato degli espositori definisce le proposte degli interroganti "un progetto zoppo per il mercato di Lugano".
"Di principio un atto consiliare e un progetto vengono consegnati quando tutte le parti in causa giungono ad una condivisione generale" sottolinea il comitato, parlando di "proposta squilibrata fin dal principio."
"Il tanto acclamato “consenso da parte di operatori del mercato, commercianti e cittadini” è una menzogna vera e propria in quanto la nostra associazione, che rappresenta i mercanti del mercato alimentare e gli affezionati clienti, non è mai stata ufficialmente interpellata" scrive il comitato in una nota stampa odierna. "Le promotrici o i promotori dovrebbero rendersi conto che il regime totalitarista è passato di moda. Coinvolgere tutte le parti in causa è la chiave per il successo di progetti e strategie, peccato che non lo si abbia ancora capito."
Il comitato ritiene "fuori discussione" un riposizionamento del mercato. "Dopo duro lavoro e attente analisi, unitamente ai mercanti dell’associazione mercato Lugano, la Città di Lugano ha proposto la nuova Piazza del Mercato. Questa soluzione risulta essere la più efficace ed efficiente nei confronti dei passanti, dell’attuale situazione cittadina nonché dei mercanti stessi" scrive il comitato. "A nome di tutti i mercanti dell’Associazione si può affermare che questa soluzione è la più confacente e adatta all’attuale realtà luganese ed è per questo che ringraziamo la Città di Lugano per la preziosa disponibilità."
"Non stiamo uccidendo la Città, come viene bellamente scagliato con il documento, ma bisogna guardare oltre e accorgersi che i cambiamenti sono necessari" prosegue il comitato. "Questa formula avvantaggia anche nuovi mercanti interessati che riconoscono una stabilità del mercato nonché una sensibilità da parte delle istituzioni verso questa realtà storica. Per non parlare delle modifiche future della morfologia cittadina (tram, nuova pavimentazione, ecc.)."
"Il triste suggerimento di cambiare giorno del mercato, passando dall’attuale martedì e venerdì per gli alimentari e del sabato per i non alimentari, alla nuova proposta di fare solo venerdì e sabato per tutti quanti, azzoppa di fatto il mercato degli alimentari" scrive ancora il comitato. "Interessante la ricettività dei promotori del nuovo progetto che probabilmente non capiscono che c’è gente che campa grazie al mercato! In più, per il bellissimo progetto, il sabato per il mercato degli alimentari sarebbe catastrofico in quanto la maggior parte dei venditori già si trova al mercato di Bellinzona e quindi sarebbe ancora più triste!"
"La fornitura di ausili quali gazebo, tavoli, ecc. è poi fuori logica per il mondo alimentare quando tutti sanno benissimo, e si capisce da una delle domande dell’interrogazione, che bisogna rispettare certe norme igieniche imposte dall’ufficio competente cantonale e infatti ci sono mercanti che vengono con il banco frigo, con il proprio mezzo adatto alla vendita specifica del proprio prodotto, ecc" aggiunge il comitato.
"La competenza gestionale del mercato alimentare è regolata tra la polizia cittadina e la nostra associazione" prosegue il comitato. "Questo binomio, accordato dal Municipio e ancorato nella rispettiva ordinanza comunale, è strategico e funzionale perché chi più competente dei mercanti stessi riuscirebbe a gestire l’attività? Altrimenti, come detto dai promotori dell’orrida interrogazione, diamo in mano a personale impreparato la gestione di realtà non adatte alle loro capacità, è a questo che si vuole mirare per far rinascere il mercato? Complimenti!"
"Invitiamo tutti quanto a non avere soltanto una visione romantica e sfarzosa del mercato di Lugano (tanto da quadri realisti), ma sarebbe bello da parte di tutti avere il piacere di passare al mercato alimentare della bella Lugano per assaporare gli ottimi prodotti proposti" conclude il comitato. "Siamo su suolo comunale, è vero, e quindi la competenza alla fine spetta al cittadino che si fa portar voce dal Consiglio Comunale. Ma ricordiamo che ci sono mercanti che vivono grazie al mercato e quindi si tratta di un discorso molto delicato e deve essere affrontato con la giusta sensibilità e la condivisione generale."
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