
Oltre 1'700 controlli periodici ufficiali, 48 ispezioni di verifica, 78 su segnalazione, 2 per autorizzazioni e 121 interventi vari presso le quasi 7mila attività presenti sul territorio che sottostanno alla legislazione sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso. Sono i numeri registrati lo scorso dal Laboratorio cantonale, che oggi ha pubblicato il rapporto d’esercizio 2023.
Aziende alimentari
Per quanto riguarda le aziende alimentari, inclusi gli acquedotti, 1’461 su 168 aziende (87%) potranno essere ispezionate in futuro con frequenza di base invariata poiché la loro performance ispettiva è stata buona. Il rimanente 13% di aziende, si legge nel rapporto, dovrà invece essere visitato più spesso di quanto previsto dalla legge poiché il loro rendimento non è stato soddisfacente. Questi dati sono in linea con quanto rilevato negli anni passati e confermano l’elevato grado della sicurezza alimentare nel nostro Cantone.
Le campagne sulla qualità dei prodotti
Anche lo scorso anno il Laboratorio cantonale ha svolto numerose campagne analitiche su derrate alimentari e oggetti d’uso prodotti in Ticino o comunque presenti sul mercato ticinese. Oltre a quelle annuali sulla qualità dei piatti pronti, sui prodotti lattiero-caseari e carnei, ci sono state anche quelle sulla qualità del miele ticinese, sulle bevande analcoliche e sulle poke bowl.
Acqua potabile, legionella e cianobatteri
Molte risorse, continua il rapporto, sono state investite nel settore acqua potabile, verificando in particolare la qualità microbiologica dell’acqua servita all’utenza, il tenore di arsenico nelle zone considerate a rischio e la presenza di contaminanti nelle acque di falda. Si segnala in particolare la campagna nazionale sulle sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) nell’acqua potabile. Non da ultimo, è continuata la sorveglianza della Legionella nell’acqua di docce e piscine accessibili al pubblico. Un’intensa fioritura di cianobatteri appartenenti al genere Microcystis avvenuta tra agosto e settembre nel lago Ceresio ha richiesto l’implementazione di misure a protezione dei bagnanti. L’evento ha causato un notevole utilizzo di risorse, sia a livello analitico, sia nel controllo dell’applicazione delle misure, sia nella gestione della comunicazione. In totale sono state prelevate e analizzate ufficialmente 2’048 derrate alimentari, 1’088 acque potabili e acque di falda e 475 campioni di acqua di balneazione. A questi vanno ad aggiungersi i 2'161 campioni analizzati per privati e per prove di qualità inter-laboratorio, per un totale di 5'778 campioni analizzati nel 2023. Il tasso di non conformità medio è stato del 7.6%, con la microbiologia implicata nel 70% dei casi.
I risultati dei controlli
Il controllo ufficiale, viene spiegato, ha portato all’emissione di 468 notifiche di contestazione, 63% a seguito di interventi ispettivi, 35% a seguito di analisi di campioni ufficiali e 2% per altri motivi (mancata notificazione, segnalazioni di enti esterni, verifica del sito web aziendale, ecc.). A seguito di contestazioni di particolare gravità sono state avviate 31 procedure di contravvenzione. In qualità di autorità competente per le aziende domiciliate nel Canton Ticino, il Laboratorio cantonale ha emesso 482 certificati per l’esportazione. Oltre all’emissione dei certificati, è stato come sempre dato intenso supporto alle diverse aziende ticinesi nelle procedure d’esportazione.
La nuova legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione
Il Laboratorio cantonale, infine, ricorda come il 15 marzo 2023 il Gran Consiglio ha approvato la nuova Legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione (LEAR), entrata in vigore tre mesi dopo, il 15 giugno 2023. Tra le novità di rilievo, viene spiegato, la nuova legge introduce un concetto di gestione della capacità ricettiva più flessibile. Per gli esercizi con cucina spetta al LC fissare il limite di avventori totale in base alla superficie di lavorazione. Di conseguenza tutti i preavvisi sull’idoneità dei locali rilasciati sulla base della precedente Lear (circa 1'600) devono essere aggiornati. Nel secondo semestre del 2023 sono stati emessi 168 nuovi preavvisi e molto tempo è stato dedicato a informare gli uffici tecnici comunali sulle nuove procedure da seguire. Con la diffusione delle informazioni nei Comuni, sono aumentate le richieste al LC per i nuovi preavvisi.