
Il Consiglio di Stato ha preso atto, con rammarico, della mancata approvazione, nell’odierna votazione popolare, del pacchetto di misure a favore dei media. Il progetto, approvato da Consiglio federale e Parlamento – ma non confermato dal popolo – avrebbe permesso secondo il Governo di rafforzare i mezzi di informazione locali e regionali, «che accanto all’essenziale ruolo dell’emittente pubblica assicurano al Ticino e alla Svizzera italiana la pluralità di voci necessaria al buon funzionamento della democrazia diretta».
Per il Consiglio di Stato l’intervento proposto assumeva inoltre una rilevanza particolare per il Ticino – e per l’intera Svizzera italiana – perché avrebbe rafforzato realtà commerciali «che attualmente soffrono, a causa dell’esiguità numerica del loro pubblico di riferimento, e che grazie alle nuove sovvenzioni avrebbero potuto consolidare le proprie prospettive a lungo termine».
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