
Il mese di gennaio di quest’anno non è iniziato con il piede giusto, con temperature fuori dal normale e con una quasi totale assenza di neve in tutto il Canton Ticino.
Un gennaio con bizzarrie da record
La combinazione di temperature miti e giornate sempre soleggiate ha reso questo mese di gennaio molto particolare. Dall’8 dicembre non si sono più verificate precipitazioni, ad eccezione del 4 e del 5 gennaio dove si sono verificate delle deboli piogge. Questo ci porta a 50 giorni consecutivi senza precipitazioni. L’aspetto rilevante tuttavia, dice Luca Panziera di MeteoSvizzera da noi contattato, non riguarda tanto l’assenza di precipitazioni (completamente assenti a gennaio del 2000; quest’anno sono solo il 10% delle normali precipitazioni del periodo), quanto il numero consecutivo di giornate di sole, portando gennaio del 2022 ad essere il gennaio più soleggiato dal 1961 ad oggi, così come il secondo o terzo con temperature più miti dal 1864.
Quest’anno niente neve
Dopo un autunno completamente senza neve, anche l’inverno ha dovuto fare i conti con l’assenza di nevicate. A sud l’innevamento è da minimi storici; solo nel 1990 si era verificata una situazione analoga se non peggiore, quando per tutto l’inverno non si era visto neanche un fiocco di neve. Una situazione che non si verificava dal 1958.
Raffiche di vento... caldo
Stando a MeteoSvizzera, il vento caldo di oggi non rappresenta nulla di eccezionale in quanto tipico delle nostre regioni. Quello che però fa storcere il naso è che in un mese con temperature troppo miti rispetto al solito l’aggiunta del vento caldo da Nord ha peggiorato ulteriormente la situazione, alzando le temperature e provocando incendi.
Differenza fra nord e sud del Ticino
A basse quote non ci si è quasi resi troppo conto della mitezza delle temperature perché in effetti erano più calde in montagna, dove si sono verificati temperature da record a livello estivi, mentre in pianura le minime hanno toccato valori nella norma del periodo. Se in Ticino sembra già di essere nel periodo pasquale, oltre Gottardo la situazione è ben diversa con temperature invernali nella norma grazie all’aria fredda proveniente dal nord Europa.
Cosa ci aspetta per i giorni della merla?
I giorni della merla sono famosi per essere considerati i più freddi dell’anno e vanno dal 29 al 31 gennaio. Ma questa, come possiamo vedere, è solo una teoria. Fino a lunedì le giornate saranno infatti simili a quella di oggi, con una pausa dal vento nella giornata di domani, ma che tornerà a soffiare domenica e lunedì, quando potranno verificarsi delle deboli nevicate portate dalle alpi nel Nord del Ticino. La prima settimana di febbraio inizierà come l’ultima di gennaio: calda e secca.
La leggenda dei giorni della merla
Ma perché si chiamano proprio così gli ultimi tre giorni di gennaio? Secondo la leggenda Gennaio aveva 28 giorni e si racconta che fosse invidioso di una merla e del suo bianchissimo piumaggio, al punto che ogni volta che metteva il becco fuori dal nido, il mese birichino faceva grandinare e portava vento gelido e bufere di neve. Ma un anno la merla si fece furba e fece una grande scorta di provviste in modo da non dover uscire neanche un giorno. Quando Gennaio lo venne a sapere, sentendosi burlato, chiese tre giorni in prestito a Febbraio, duranti i quali scatenò una furiosa tormenta di neve. La merla, che era uscita, trovò allora riparo in un comignolo, ma una volta passati i tre giorni di tempesta, quando riemerse, il piumaggio le era però diventato nero come il carbone.
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