
Sono 13 i patrimoni dell’umanità in Svizzera sanciti dall’UNESCO. Tra gli oltre 1200 siti iscritti alla lista, c’è la Fortezza di Bellinzona che insieme al Monte San Giorgio e, in parte, alle antiche faggete primordiali rappresentano il Canton Ticino nel panorama culturale mondiale. Ed è per questo motivo che ieri Bellinzona è stata tappa del futuro nuovo ambasciatore svizzero all’UNESCO Benedikt Wechsler. Prima dell’inizio del suo operato, previsto per settembre, il basilese ha deciso di intraprendere un viaggio in Microlino tra alcuni siti UNESCO della confederazione. Iniziato il 4 agosto all’Abbazia di San Gallo terminerà nel centro storico di Berna. "È tutto sopra le mie aspettative", afferma Wechsler ai microfoni di Ticinonews. "Sono tutti molto simpatici. I responsabili di questo luogo sono disponibili per parlare. L’obiettivo principale del viaggio era proprio questo: incontrare le persone che si occupano di curare questi patrimoni, ma anche svilupparli. Per me, come futuro ambasciatore svizzero dell’UNESCO è importante che, da una parte, posso vedere questi luoghi, ma anche avere un’esperienza per meglio difendere gli interessi dei siti. Sono anche un po’ il vostro ambasciatore. È importante anche avere i contatti con le persone che lavorano a stretto contatto con il sito.
La spinta della città
Valorizzare il territorio, sviluppare collaborazioni per idee future e promuovere l’identità locale. Obiettivi quelli dell’UNESCO in linea con quelli delle autorità politiche. "Abbiamo questo progetto importante di valorizzazione della Fortezza di cui abbiamo discusso a lungo con il Cantone, proprietario del maniero", spiega il sindaco di Bellinzona Mario Branda. "Nel frattempo è stato allestito un progetto. Ci sono interi spazi che prima erano inaccessibili al pubblico e che invece lo diventeranno con questo progetto. Penso alla galleria sotterranea sotto le mura che verrebbero riallestite e aperte al pubblico. Ci saranno impianti di realtà aumentata. Si renderà più chiara la vita ai Castelli 500 anni fa".
Il patrimonio culinario ticinese
Non solo cultura, ma per Wechsler il Ticino è anche protagonista in Svizzera dal punto di vista scientifico, altro dominio d’interesse dell’UNESCO. "Il Ticino è sempre una regione di riferimento. Ho molti amici qui e molti colleghi ticinesi al Dipartimento. È interessante, da una parte, vedere il patrimonio storico, ma anche dare uno sguardo all’innovazione scientifica. Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale il Ticino ha dei ricercatori molto buoni, così come delle istituzioni. L’UNESCO non è solo in prima linea per difendere la collaborazione nel campo della cultura, ma anche in quello dell’educazione e della scienza. Poi… devo dirlo… penso spesso a Bellinzona, soprattutto quando apro la gazzosa, la mia bevanda preferita", ci dice Benedikt Wechsler. E in futuro? Il Comitato per il patrimonio dell’umanità dell’UNESCO è attivo per trovare altri siti mondiali da salvaguardare, non solo fisici, ma anche immateriali. A dare seguito alle già presenti Processioni di Mendrisio, in questa lista può aggiungersi un altro patrimonio di cui il Ticino ne è rappresentate: "Un aspetto che voglio sviluppare è il patrimonio culinario alpino", afferma Wechsler. "È un candidato per diventare parte della lista UNESCO dei patrimoni immateriali e il Ticino ne è protagonista".