Ticino
Il formaggio d’alpe ticinese costerà di più
Immagine CdT
Immagine CdT
Redazione
3 anni fa
La Società Ticinese di Economia Alpestre ha deciso di allinearsi al resto della Svizzera a seguito dell’aumento generale di costi, che si ripercuotono sulle spese di produzione e trasformazione del latte. Valerio Faretti, presidente Stea: “Il franco in più non resta all’alpigiano”

Il costo del formaggio d’alpe prodotto in Ticino aumenterà di almeno 1 franco al chilo. La Società Ticinese di Economia Alpestre (Stea) ha infatti deciso di allinerasi alla commissione del formaggio d’alpe svizzero, che lo scorso 28 giugno aveva annunciato di voler aumentare il prezzo, pagato al produttore, a partire dalla produzione di questa stagione.

Il motivo legato all’aumento dei prezzi
Il settore caseario, così come tanti altri, sta subendo le conseguenze della pandemia e della guerra ed è costretto a confrontarsi con un aumento generale dei costi, che interessano per esempio concimi, trasporti, energia e materiale. Costi che si ripercuotono sulle spese di produzione e di trasformazione del latte. Proprio lo scorso 16 aprile è stato riconosciuto un aumento di 5 cts/kg per il latte industriale. Le organizzazioni di formaggi svizzeri da caseificio hanno in seguito deciso di portare il prezzo del formaggio a 0.8 CHF/kg, riconoscendo anche loro un aumento al produttore di 5 Cts/kg di latte a partire dal 1° di maggio.

Impossibile farsi carico di questi aumenti
A corto termine, rileva la Stea, “è impossibile pensare che il settore del formaggio d’alpe ticinese possa ulteriormente farsi carico di questi aumenti”. Ecco perché la commissione del formaggio d’alpe svizzero lo scorso 28 di giugno ha annunciato l’aumento del prezzo del formaggio d’alpe pagato al produttore.

Il Ticino si allinea
Dopo aver analizzato la situazione dei costi di produzione riguardanti i caseifici d’alpeggio e constatate le difficoltà, la Stea ha deciso di invitare tutti gli attori della filiera, dagli alpigiani ai grossisti, ad applicare l’aumento necessario per l’economia alpestre ticinese. Questo aumento, sottolinea la Stea, “non resterà nelle tasche degli alpigiani ma servirà a coprire tutti quei maggior costi che altrimenti andrebbero ad incidere in modo eccessivo sulla sostenibilità economica della stagione alpestre”.

Un bene da valorizzare
Raggiunto dai colleghi di Ticinonews, il presidente della Stea Valerio Faretti ha spiegato nel dettaglio come incide questo aumento dei costi. “I motivi li conosciamo tutti: ci sono gli aumenti dei prezzi della nafta e benzina, per cui il trasporto è diventato più caro. Inoltre sugli alpeggi ci sono dei generatori che funzionano a nafta e vengono usati giornalmente per fa si che ci sia l’elettricità. In altri alpeggi c’è l’elettricità, ma anche questa costa di più. Infine sono aumentati anche i mangimi, che vengono somministrati alle mucche sulle alpi”. Secondo Faretti il prezzo del formaggio d’alpe è di per sé già abbastanza elevato in Ticino, ma è un prodotto che vale la pena valorizzare visto il lavoro duro sugli alpeggi. Inoltre “il franco in più non resta all’alpigiano, ma viene ripartito per i costi in più per produrre il formaggio”.

La questione della meteo
C’è poi stato spazio per parlare delle condizioni meterologiche, in particolare in relazione all’inverno, caratterizzato da poca neve e da precipitazioni scarse. Che impatto ha avuto questo sugli alpeggi? “Per il momento siamo abbastanza soddisfatti. C’è una bella erba, grazie anche ai temporali che avvengono quasi tutti i giorni. La stagione è ben avviata”, sottolinea Faretti. Tuttavia, “su alcuni alpeggi c’è stato il problema, come c’è tuttora, dell’acqua per il bestiame e per il caseificio. Ci sono delle sorgenti in altura che risentono della mancanza della neve di questo inverno”. Bisognerà quindi “provvedere a corto termine per vedere se si potrà fare delle captazioni nuove, e qui sono chiamati in causa i patriziati, in quanto proprietari degli alpeggi. Sicuramente un alpigiano non può sostenere questi costi”, conclude Faretti.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata