Ticino
Il Fogazzaro riprenderà l'attività
Il Fogazzaro riprenderà l'attività
Il Fogazzaro riprenderà l'attività
Redazione
6 anni fa
Il Consiglio di Stato ha annullato tutte le decisioni negative del DECS, accogliendo il ricorso presentato dall'Istituto

L'Istituto Fogazzaro di Lugano-Breganzona riprenderà tutte le sue attività didattiche con effetto immediato. Con sentenza di ieri il Consiglio di Stato ha parzialmente accolto il ricorso contro la decisione 14 maggio 2019 del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS) di revocare l'autorizzazione a esercitare quale scuola media superiore privata. La decisione, lo ricordiamo, era stata presa dopo il polverone sollevato dal servizio di Falò del 24 gennaio scorso che aveva parlato di presunte maturità agevolate conseguite dagli studenti dell’Istituto ticinese in una scuola italiana parificata, il liceo Giuseppe Papi di Pomigliano d’Arco (NA).

Come spiegato in una nota stampa dal legale dell'istituto, l'avv. Paolo Bernasconi, "una parte della procedura è stata annullata per vizio di forma, mentre tutte le accuse sono state annullate poiché non comprovate". All'istituto è stata attribuita un'indennità di 2'000 franchi per le spese legali sostenute.

"Mancano prove certe" - Pur essendovi parecchi dubbi sulla sede di Pomigliano d'Arco, il Consiglio di Stato ha evidenziato come dall'inchiesta non emerga "in alcun modo che l'lstituto Fogazzaro abbia una parte attiva nella scelta della sede d'esame da parte dei propri allievi" e che "la chiara e costantemente ribadita tesi dei ricorrenti, secondo cui la scelta della sede d'esame competa esclusivamente all'allievo e poi all'autorità italiana, "non ha potuto essere smentita". Per quanto riguarda la tassa d'iscrizione agli esami di 3'000 euro, "non emergono elementi che possano dímostrare, con un sufficiente grado di attendibilità, che il fatto di richiedere la suddetta tassa significhi avere la certezza di superare gli esami".

Il Governo non nega, alla luce degli atti, "che la suddetta situazione possa apparire per lo meno dubbia", tuttavia, "al fine di giustificare l'esistenza di un abuso di diritto, l'autorità deve disporre di indizi seri, concreti e convergenti". Gli elementi raccolti "sia presi singolarmente, sia nel loro insíeme, non possono essere consíderati suffícienti a dimostrare che l'lstituto Fogazzaro si sia posto in una situazione di abuso di diritto, nel senso che questi sfrutta l'autorizzazíone concessagli da parte del DECS al fine di favorire l'ottenímento di diplomi di maturità italiani tramite il liceo di Pomigliano d'Arco in modo facilitato o addirittura abusivo". 

Niente più esami a Napoli - La decisione di annullare la decisione del DECS "si impone, a maggior ragione, se si considera che essa prevede la revoca generale dell'autorizzazione ad esercitare ad un Istituto scolastico regolarmente autorizzato sulla base della legislazione scolastica vigente, avendo quindi un impatto certo non trascurabile sull'lstituto medesimo". Infatti, "più un provvedimento risulta essere incisivo per il suo destinatario, più gli elementi di prova a giustifícazione deílo stesso devono essere solidi ed inequivocabili, situazione che, nel caso concreto, non è realizzata". Il Consiglio di Stato ritiene tuttavia proporzíonato "imporre la condizione secondo cui l'lstituto Fogazzaro dovrà lasciare ai propri studenti la totale líbertà di scelta, evitando di influenzare la scelta dell'lstituto d'esame sostenendo o favorendo in modo diretto o indiretto istituti in particolare, ed inoltre dovrà mettere a disposizione degli studenti una lista di istituti d'esame più ampia possibile, escludendo dalla stessa l'lstituto Papi di Pomigliano d'Arco".

Altri dettagli nel TG di TeleTicino delle 18.45

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