
Come promesso dall'UDC Ticino nel suo comunicato stampa di stamattina, sul caso dei commenti pubblicati su Facebook dal docente della Scuola Media di Barbengo Maurizio Cimarosti a seguito della votazione di ieri sulla civica è stata presentata un'interpellanza al Consiglio di Stato.
A sottoscriverlo sono stati Tiziano Galeazzi (UDC, primo firmatario), Gabriele Pinoja (UDC), Lara Filippini (UDC), Sergio Morisoli (Area Liberale), Paolo Pamini (Area Liberale), Andrea Giudici (PLRT) e Massimiliano Robbiani (Lega).
Il titolo dell'atto parlamentare è "Il docente delle scuole medie di Barbengo a rischio?". I firmatari ritengono infatti che il docente Cimarosti vada ammonito e sospeso.
Ecco il testo dell'interpellanza:
"Nella giornata delle votazioni federali e cantonali di domenica 24 settembre sui social network si sono scatenate diverse reazioni sull’esito della votazione inerente l’insegnamento della civica nelle scuole ticinesi. In democrazia ognuno, entro i limiti delle regole più elementari del buonsenso, è libero di esprimere la sua opinione pubblicamente e ci mancherebbe altro."
"A nostro giudizio però non è stato il caso di un funzionario pubblico impiegato quale docente e collaboratore di direzione presso le scuole medie di Barbengo."
"Con alcuni commenti e foto a dir poco sconcertanti e paradossali postati su facebook, il docente si è dimenticato del proprio ruolo di educatore e pure di funzionario pubblico (stipendiato anche dai contribuenti ticinesi che hanno votato SI alla civica) fornendo un’immagine del corpo degli insegnanti e del luogo dove lavora, non proprio edificante. Oltre a non conoscere la “civica” visto che in essa si contempla anche la democrazia nel suo uso e rispetto, ha tacciato la maggior parte dei votanti favorevoli alla civica stessa, ad ignoranti, demagoghi e populisti."
"Di certo molte famiglie che hanno i propri figli in quella scuola, questa mattina si saranno posti qualche domanda. Per esempio come si possano affidare gli scolari a un docente di questo tipo, cui il nostro sistema democratico non interessa più di tanto."
"Un atto grave che non può, come quasi sempre capita, essere sottaciuto o semplicemente ammonito con una nota di richiamo o una “tirata d’orecchie” da parte della direzione della scuola. Quest’ultima poi per bocca del suo direttore ha tentato in ogni modo di minimizzare la gravità delle dichiarazioni del Signor Maurizio Cimarosti."
"Riteniamo doppiamente grave sia l’uscita poco intelligente di questo docente, sia la poco elegante e professionale giustificazione del direttore del centro scolastico."
Alla luce di ciò, Galeazzi e cofirmatari pongono le seguenti domande al Governo:
"Il DECS intende adottare dei provvedimenti disciplinari nei confronti del docente e se sì quali?"
"I firmatari ritengono che in questo caso grave, il Consiglio di Stato dovrebbe ammonire il docente e sospenderlo dalle sue funzioni senza retribuzione. Il Consiglio di Stato condivide queste considerazioni? Intende agire in questo senso?"
"I firmatari ritengono che la gestione della situazione da parte del direttore dell’istituto sia stata molto lacunosa, minimizzando e banalizzando oltremodo l’accaduto. Il Consiglio di Stato condivide queste considerazioni? Intende richiamare il direttore dell’istituto alle sue responsabilità?"
"Risultano altri casi comportamentali simili a questo dopo la votazione di domenica sera sulla civica? Se sì quanti sono i docenti coinvolti?"
"Che tipo di provvedimenti sono stati presi?"
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