Votazioni
Il Consiglio di Stato raccomanda due "no" alle iniziative sui premi casse malati
©Gabriele Putzu
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Redazione
3 giorni fa
Secondo l'Esecutivo, una loro approvazione avrebbe "pesanti conseguenze" finanziarie, sia per il Cantone sia per i Comuni. Il Governo invita anche a dire "sì" al progetto di identità digitale e "no" all'abolizione del valore locativo.

Il Consiglio di Stato invita i cittadini ticinesi a votare "no" a entrambe le iniziative popolari in votazione il prossimo 28 settembre. Il Governo cantonale ha sottolineato oggi in conferenza stampa come esse "non rappresentano una soluzione al problema dei costi della salute". Inoltre, una loro approvazione "avrebbe pesanti conseguenze finanziarie, sia per il Cantone sia per i Comuni". Per quanto riguarda i due oggetti posti in votazione a livello federale, la cittadinanza è invece invitata a sostenere il progetto di identità digitale ("Id-e") e a respingere l'imposta immobiliare cantonale sulle abitazioni secondarie (abolizione del valore locativo).

Le motivazioni

Per quanto riguarda il primo oggetto in votazione – l’iniziativa popolare legislativa generica "Esplosione premi di cassa malati: ora basta! (Iniziativa per il 10%)" – il Governo ha anzitutto ricordato che "già oggi un ticinese su tre riceve un sostegno finanziario, che ogni anno viene adeguato in modo automatico all’aumento dei premi”. È stato poi ricordato che, dal 2020 al 2025, la spesa cantonale lorda per la riduzione dei premi è cresciuta di oltre 100 milioni di franchi “e supera ormai i 420 milioni l’anno”. L’adozione del modello previsto dall’iniziativa “metterebbe a rischio un sistema consolidato, provocando un ulteriore incremento della spesa pubblica, stimato in circa 300 milioni di franchi all’anno”. L’accoglimento dell’iniziativa “richiederà la ricerca di cospicui finanziamenti nella forma di una rinuncia a diversi servizi essenziali, oppure attraverso il reperimento di nuove risorse, con il rischio concreto di dover aumentare le imposte”. Una spesa aggiuntiva di 300 milioni di franchi annui “corrisponderebbe a un aumento di circa 20 punti percentuali del moltiplicatore cantonale”.  

La proposta leghista

In merito all’iniziativa popolare "Basta spennare il cittadino, cassa malati deducibile integralmente!", il Governo ha invece spiegato che la soluzione proposta “non risolve il problema della crescita dei premi di cassa malati, presenta numerosi aspetti problematici e comporterebbe significative ripercussioni finanziarie per il Cantone e i Comuni ticinesi”. È stato in particolare sottolineato che il Ticino "è già oggi il Cantone svizzero che concede, di gran lunga, le più generose deduzioni per oneri assicurativi, con importi massimi deducibili che raggiungono anche il doppio della media intercantonale". ll vantaggio maggiore dell’incremento della deduzione "sarebbe soprattutto per i contribuenti con redditi elevati, mentre i contribuenti che già oggi hanno un reddito imponibile modesto o nullo trarrebbero un beneficio molto limitato o pari a zero". L'Esecutivo ha poi aggiunto che, secondo una stima, l’attuazione dell’iniziativa comporterebbe un impatto finanziario complessivo "di quasi 100 milioni di franchi l’anno, suddiviso in 55,1 milioni per il Cantone e circa 44 per i Comuni". Anche in questo caso, "l’approvazione del testo avrebbe conseguenze significative sulle prestazioni erogate, e potrebbe comportare in futuro la necessità di aumentare le imposte".


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