
Nel 1877 nel nord della Persia, Hossein Rahmani avviò un’impresa specializzata nel commercio di noci e frutta secca. Nel 1903 a Dangio i fratelli Cima costruirono una fabbrica di cioccolato, la Cima Norma. Due storie divise da migliaia di chilometri che oggi si intrecciano. L’imprenditore Abouzar Rahmani, che da un anno ha stabilito la sua azienda agroalimentare nel Mendrisiotto, ha infatti acquisito il marchio Cima Norma rilanciato due anni fa da Mario Venturini. A partire dall’autunno le tavolette verranno realizzate nel nuovo stabilimento della Domani food di Rancate. Ma non è tutto. L'accordo prevede anche un impegno nella ristrutturazione della facciata principale dello storico edificio di Dangio, la creazione di un museo del cioccolato e di un atelier.A convincere l’imprenditore ad investire nel marchio è la ricca tradizione della fabbrica bleniese. "Il nostro brand Mani, un mix di frutta e noci, ha alle spalle una storia di 4 generazioni" spiega Abouzar Rahmani, Ceo di Domani Food Sa ai microfoni di TeleTicino. "Cimanorma ha una passato simile e la sua lunga tradizione è qualcosa che conta molto per noi".
Le tavolette verranno prodotte rispettando le ricette originali della Cima Norma, ma riadattate alla legislazione in materia alimentare. "C’è una ricetta antica che mi piace molto, è una combinazione di miele, latte d’alpeggio e mandorle" aggiunge Rahmani. "Vogliamo produrla ancora meglio, con materie prime biologiche, fairtrade e senza utilizzare zucchero raffinato".
L'acquisizione sarà un trampolino di lancio per il marchio Cima Norma, ambasciatore della valle del sole. "Sfrutteremo la stessa rete di vendita dei nostri prodotti di successo come Mani, entrerà nella grande distribuzione sui nostri mercati principali: Francia, Belgio, Olanda, Inghilterra. Inizieremo dall’Europa poi lo esporteremo anche sul mercato internazionale".
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