Ha solo otto anni di vita, ma è già entrato nel cuore dei luganesi. Anche questo dicembre, nel Ceresio, torna il presepe sommerso, un appuntamento che negli anni si è ritagliato un posto speciale tra le manifestazioni natalizie della città. Visibile dal lungolago, a pochi metri dalla riva, il presepe affascina per la sua semplicità e per l’originalità di una natività che prende forma sott’acqua, diventando per molti un simbolo del Natale a Lugano.

L’idea è di Alessandro Rossi, subacqueo della Lugano Sub, e nasce proprio durante una delle sue immersioni. «Volevo portare un valore aggiunto alla città e riportare un po’ il presepe al centro del Natale», racconta. «Andando sott’acqua ho pensato che fosse qualcosa di bello». Da quell’intuizione è nato un progetto condiviso, che oggi coinvolge quattro associazioni cittadine: Lugano Sub, Amici del Lago Ceresio, Federale di ginnastica e pescatori del golfo di Lugano. Un lavoro di squadra che richiede tempo e impegno: «Per montare il presepe sommerso ci vogliono tre o quattro giorni», spiega Rossi. «Si fanno immersioni di circa tre ore alla volta e poi, man mano, si completa il presepe».

Dopo essere rimaste custodite in magazzino per un anno, sette delle otto statue sono già state posizionate sul fondale del lago. Manca solo il Bambin Gesù, che verrà deposto domenica 14 dicembre nel corso di una cerimonia accompagnata da musica, zampogne e momento religioso. «Siamo all’ottava edizione ed è uno degli eventi più attesi del Natale di Lugano», sottolinea Fabio Schnellmann, presidente dell’Associazione Amici del Lago Ceresio. Come avviene da qualche anno, sarà l’amministratore apostolico Alain De Raemy a raggiungere il presepe a bordo di una tradizionale barca ad arcioni, prima che Alessandro Rossi sistemi la statua nella culla. «È sempre una bella emozione», conclude il subacqueo, «e vedere tanta gente partecipare vuol dire che il messaggio è passato e la gente tiene ancora al Natale e alle tradizioni”.