
"È con grande preoccupazione che guardiamo al progressivo calo di studenti nel settore dell’ingegneria". A lanciare l'allarme è la sezione ticinese della Società degli ingegneri e degli architetti (Sia), in vista dell'assemblea generale che si terrà domani al Campus Usi-Supsi di Viganello. Per la Sia in futuro è a rischio il bagaglio di risorse umane nella professione, a livello di numeri ma anche di competenze.
"Se da un lato ingegneri e architetti sono coscienti delle difficoltà cui le nostre professioni vanno incontro - considera la Sia in un comunicato - dall’altro lato si è convinti che ingeneri ed architetti possiedono le competenze e sono indispensabili per far fronte ad alcune problematiche del momento", conseguenza anche di minacce globali come guerra, crisi energetica e climatica.
Deficit
Tuttavia, secondo la Sia questo potenziale per affrontare le grandi sfide della nostra epoca è oggi, alle nostre latitudini, a serio rischio. "Purtroppo, a medio termine da noi vi sarà un deficit significativo – non solo in termini di numeri ma anche in termini di competenza – per affrontare le sfide del futuro. Qualche collega afferma che già oggi mancano le risorse e la competenza necessaria!". In questo contesto, il calo dell'interesse verso l'ingegneria nella formazione terziaria non fa dormire sonni tranquilli all'associazione di categoria.
Giusta remunerazione
L'attrattività di queste professioni passa anche dall'aspetto economico. "Noi progettisti siamo chiamati ad assumerci una grande responsabilità, quella di riuscire a trasformare in modo sostenibile l’ambiente di vita", commenta Alain Oulevey, co-presidente ad interim della Sia a livello svizzero, citato nel comunicato. Quello di architetti e ingegneri "è un contributo fondamentale per garantire la qualità di vita di tutta la collettività. Ecco perché le prestazioni intellettuali che forniamo meritano anche un’appropriata remunerazione".