Demografia
I ticinesi sono tutti pazzi per il Bellinzonese, Garlandini: "Il tunnel di base del Ceneri gioca un ruolo"
© CdT/Chiara Zocchetti
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Redazione
un anno fa
Tutti pazzi per il Bellinzonese. I ticinesi che sono andati ad abitare in un'altra regione del nostro Cantone dal 2011 al 2021 lo hanno fatto perlopiù verso la regione sopracenerina, abbandonando in molti casi il polo Luganese. Ticinonews ne ha parlato con Simone Garlandini, il responsabile dell'Osservatorio dello sviluppo territoriale (OST-TI).

All’ombra dei castelli, sempre più ticinesi. È infatti il Bellinzonese la regione che ha attratto più residenti interni dal 2011 al 2021, con un aumento costante della popolazione in primis a scapito del Luganese. È quanto emerge da uno studio elaborato dall’Osservatorio dello sviluppo territoriale (OST-TI) dell’Accademia di architettura di Mendrisio, per conto del Dipartimento del territorio (DT). Ticinonews ne ha parlato con il responsabile dell’OST-TI, Simone Garlandini: "In Ticino i movimenti dei residenti interni premiano proprio il Bellinzonese: soprattutto la popolazione in provenienza da Lugano, chiaramente dalle tre Valli per la vicinanza geografica e un po’ da Locarno", conferma Garlandini. "Lugano rimane il centro cantonale dove c’è più popolazione e posti di lavoro, ma vediamo che negli ultimi 10 anni il Bellinzonese ha cresciuto una sua importanza in questa costellazione di regioni ticinesi".

"Il tunnel di base del Ceneri ha giocato un ruolo"

Il team dell’Accademia ha messo insieme i dati, ma Ticinonews chiede se sono state ipotizzate anche delle possibili motivazioni: "Il tunnel di base del Ceneri ha giocato un ruolo, quindi il tempo e la distanza tra Lugano e Bellinzona influisce", risponde Garlandini. "Un’altra ipotesi è il livello degli affitti che a Bellinzona sono un po’ più bassi che a Lugano. E anche la disponibilità di abitazioni soprattutto nuove: il Bellinzonese è una regione che ha visto una buona costruzione".

"A livello demografico siamo più vicini al Nord Italia"

Nello studio sono stati analizzati lo sviluppo demografico, economico e delle abitazioni in Ticino, con un occhio anche al Nord-Italia e alla Svizzera interna. "A livello demografico siamo più vicini al Nord Italia - commenta il responsabili OST-TI - quindi il tema è l’invecchiamento della popolazione. Mentre per quanto riguarda i posti di lavoro siamo più vicini al resto della Svizzera, dove vi è un grosso fermento nell’aumento del numero di questi ultimi".

Quali i prossimi passi?

In effetti, guardando lo studio, i posti di lavoro e le aziende sono aumentate rispettivamente di circa 25’000 e 5'500 unità. Per quanto riguarda le costruzioni, in tutto il Cantone aumentano i palazzi, calano le case unifamiliari. Ma quali saranno i prossimi passi del team? "Questo è il punto di partenza di un monitoraggio di queste dinamiche territoriali e stiamo lavorando già su degli approfondimenti tema per tema. E cerchiamo di abbassarci di livello geografico e andare su una scala un po’ più dettagliata", risponde Garlandini. Si vedrà quindi magari chi fa la voce grossa, all’interno del Bellinzonese.