In questi mesi di pandemia c’è un oggetto che sta acquisendo sempre più popolarità: il termometro frontale. Su internet se ne trovano una valanga di modelli ai prezzi più disparati, la richiesta anche in Ticino è alle stelle: aziende, negozi, ristoranti e cittadini privati. Ma funzionano davvero? I colleghi di Teleticino lo hanno chiesto a Federico Tamò, portavoce dell’Ordine Farmacisti Ticino.

Tra prezzo e precisione
“Ci sono tantissimi termometri di tante marche diverse, ci saranno quelli di una qualità più elevata e quelli di una qualità più scarsa”, spiega. La forchetta dei prezzi, quando si entra in un negozio, è ampia, ma può aiutare nella scelta? “Anche il prezzo da solo non è sinonimo di qualità. Quello a cui bisogna fare attenzione quando si acquista un termometro è di controllare la certificazione (CE) seguita da quattro numeri”, spiega Tamò. C’è poi da dire una cosa, anche se uno strumento di misura punta sulla precisione, anche questa non è tutto: “Bisogna sapere perché lo utilizziamo e cosa cerchiamo. Avere una temperatura che varia di 0,2-0,3, ci dà un’informazione sufficiente per sapere quello che cercavamo”.

Disincentivo
Infatti i termometri senza contatto oggi sono scelti per gli altri vantaggi che portano con sé, la velocita e, lo dice il nome, il fatto che non serva toccare il misurato. “Ora le richieste arrivano dalle aziende, da chi effettua congressi o formazioni in cui vogliono un sistema per misurare la temperatura per garantire la sicurezza di tutti”. Vi è poi una sorta di effetto dissuasivo nella misurazione della temperatura a tutti: “Fare una misurazione così all’entrata di un negozio o all’entrata del ristorante, se qualcuno sa già di non stare tanto bene, sapendo di venir controllato all’entrata, probabilmente resta già a casa”.

A casa meglio la tradizione
Se certificati, quindi, questi termometri sono tendenzialmente affidabili ma, secondo il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini “a casa è meglio utilizzare il classico termometro”.

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