
93 interventi, 663 persone assistite per 709 ore di intervento. Sono i numeri dell’attività di quest’anno del Care Team Ticino, che mostrano l’importanza di un servizio nato 11 anni fa e diventato essenziale nella nostra realtà. Il suo intervento è richiesto in situazioni molto diverse: dalle catastrofi naturali agli infortuni mortali, dagli incidenti stradali agli omicidi o ai suicidi. Ma quali sono i più frequenti? “Statisticamente tutti gli anni le due categorie 'più gettonate' sono i decessi in casa per morte naturale e i suicidi. Questi fanno il 50% dei nostri interventi”, ci ha spiegato il Caposervizio e coordinatore Massimo Binsacca.
Suicidi, numeri che preoccupano
Ma ad essere particolarmente numerosi tra ottobre e novembre sono i suicidi. “Il cambio di stagione, così come l’avvicinarsi delle feste, generano una tendenza all'aumento di questi casi”. Ma a preoccupare particolarmente il Care Team è l’aumento di questi gesti da parte di persone sempre più giovani. “Spero che non sia una tendenza, ma purtroppo parliamo di una situazione che si è venuta a creare in questi ultimi anni. È impattante anche per noi andare a operare su delle famiglie che hanno perso un giovane di 16-17 anni”. Negli anni passati i suicidi fra i giovanissimi erano uno o due, quest'anno sono già cinque i ragazzi tra 14 e 16 anni che si sono tolti la vita. Questo va a coinvolgere tutti quanti, e non solo la famiglia: scuola, amici, società sportive. E questo impiega molte più risorse”.
“Bisogna essere adeguati alla situazione”
Interventi delicati, su cui si cerca sempre di capire il motivo di un gesto estremo. “È difficile capirlo, lo sa solo la persona che l'ha fatto. Noi possiamo fare mille ipotesi, ma rischiamo di sbagliare”. Quando si va in intervento – prosegue Binsacca - bisogna essere adeguati alla situazione. “Se un mio operatore ha subito recentemente un lutto e va a intervenire su queste famiglie, forse è meglio interrogarsi prima se sia o meno il caso. Bisogna avere le risorse personali per scaricare, e non far propria la storia degli altri”.
