
Il 1° maggio del 1935 dal neonato Osservatorio meteorologico e bioclimatico ticinese fu emesso il primo bollettino meteorologico destinato in modo esplicito al versante sudalpino. In questo modo il servizio meteorologico nazionale (fondato nel 1881) estendeva la sua azione all’intero territorio della Confederazione. Quello che fu chiamato inizialmente “centro presagi”, mutò negli anni diverse volte la sua denominazione, ma per tante persone ”Osservatorio di Locarno-Monti” o – più semplicemente – “Locarno-Monti” sono sempre e ancora il riferimento per le previsioni meteorologiche per il Ticino e le regioni circostanti. I 30 collaboratori e collaboratrici attivi sulla collina di Locarno, costituiscono una delle cinque sedi dell’Ufficio federale di meteorologia e climatologia MeteoSvizzera.
Data la sua collocazione, da Locarno-Monti si esegue la sorveglianza meteorologica dell’intero versante sudalpino (comprendente, oltre al Ticino, la Valposchiavo, la Val Bregaglia, la Mesolcina, la Val Calanca e la Val Monastero) e l’Engadina; si elaborano giornalmente le previsioni meteo per queste regioni e si emettono, quando necessario, le allerte per pericoli meteorologici all’attenzione della popolazione e delle autorità competenti. Quale responsabile per l’elaborazione di tutte le previsioni e i prodotti in lingua italiana, il raggio d’azione del centro di Locarno-Monti si estende indirettamente sull’insieme del territorio elvetico, permettendo in questo modo anche alle persone di lingua italiana residenti nel resto del paese di fruire dei servizi di MeteoSvizzera nella propria lingua.
Uno dei compiti principali attribuito per legge a MeteoSvizzera è la sorveglianza meteorologica e l’emissione delle corrispettive allerte. In questo campo il centro di Locarno-Monti ha svolto il ruolo di “apripista”, anche a seguito della tragica alluvione del 1978, e sfruttando il vantaggio di poter contare su una diretta e proficua collaborazione con le autorità cantonali ticinesi. Negli ultimi due decenni del ‘900 furono gradualmente sviluppati e testati concetti di allertamento, in seguito estesi a tutto il territorio della Confederazione e tutt’ora applicati a livello nazionale. Riguardo alle allerte meteorologiche il centro di Locarno-Monti è specializzato in quelle a breve termine, il cosiddetto “nowcasting”, che trova applicazione in relazione ai fenomeni a rapido sviluppo, come ad esempio la nascita di un temporale estivo con grandine o l’arrivo di un turbolento vento da nord fino in pianura.
Aspetto forse poco noto al pubblico, la sede regionale di Locarno-Monti è, fin dal 1935, un vivace centro di ricerca e innovazione. La bioclimatologia e lo studio della radiazione solare furono i primi ambiti, seguiti nel dopoguerra dagli esperimenti antigrandine finalizzati alla protezione delle colture di tabacco. Seguirono poi studi e ricerche nel campo della fisica delle nubi, con particolare attenzione alla formazione delle precipitazioni e della grandine. Negli anni ’70 ci si dedicò allo sviluppo dei sensori meteorologici che gettarono le basi per la creazione della prima rete di rilevamento meteorologica automatica sull’insieme della Svizzera. Con la messa in orbita dei primi satelliti meteorologici si iniziò a elaborare in tempo reale i loro dati per tutti i centri di previsione, attività che continua tutt’ora. Ma il filone di ricerca principale è costituito dalla meteorologia radar: fin dal 1960 si lavora per raffinare i procedimenti volti a rilevare le precipitazioni in un territorio irregolare e complesso come quello alpino. Se oggi con ogni smartphone si può seguire l’evoluzione delle zone di precipitazione, l’avvicinarsi di una grandinata o lo sviluppo di una nevicata, è grazie al lavoro svolto a Locarno-Monti, da cui si gestisce in tempo reale la rete dei 4 radar meteorologici (un quinto è al momento in costruzione sopra Davos). Attualmente numerose ricerche sono svolte nel campo del “nowcasting”, cercando di combinare fra loro l’informazione fornita da più fonti, quali i radar, i satelliti, le stazioni al suolo o i modelli numerici, nell’intento di sviluppare sistemi di allertamento automatici a brevissimo termine. Grazie alle attività di ricerca e sviluppo MeteoSvizzera Locarno-Monti è ben posizionata e riconosciuta nella rete internazionale dei centri di ricerca in meteorologia. Per questo motivo essa svolge il ruolo di rappresentante ufficiale della Svizzera nei comitati scientifici delle organizzazioni meteorologiche internazionali nel campo della meteorologia satellitare e radar.
In occasione dell’80° di attività delle giornate delle porte aperte saranno organizzate nel mese di ottobre. Ulteriori informazioni saranno messe a disposizione nei prossimi mesi sul sito www.meteosvizzera.ch.
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