
Dal 1° marzo sarà possibile assegnare “una targa destinata ai sistemi di trasporto posteriori, i cosiddetti “portabici” o “portatutto””. La targa resta facoltativa. “L’introduzione della targa per sistemi di trasporto era richiesta da più parti da alcuni anni, vista la sempre maggiore diffusione di questi sistemi di trasporto”, scrive in un comunicato stampa il Dipartimento delle istituzioni (Di). La targa dovrà riportare lo stesso numero del veicolo a cui portabici e “portatutto” sono collegati.
Una targa “ecologica”
Fra i vantaggi del nuovo sistema, il Di vede anche effetti positivi sull’ambiente: “Ustra sottolinea che la nuova targa risponde alle esigenze di praticità espresse dagli utenti della strada, ma dovrebbe al contempo incoraggiare gli stessi a smontare il sistema di trasporto quando non viene utilizzato, alleggerendo il peso del veicolo, favorendone l’aerodinamica e riducendo di conseguenza i consumi e le emissioni di CO2”.
Quasi in tutta Europa
Buona parte dei Paesi d’Europa ha riconosciuto la validità della nuova targa svizzera e l’Ustra ritiene che presto altri Stati lo faranno a loro volta. “Si tratta di una targa che non avrà valore giuridico a sé stante e dovrà infatti essere utilizzata solo in combinazione con le regolari targhe di controllo bianche”, ricorda il Di. “Gli utenti della strada che già oggi montano un portabici e spostano regolarmente la propria targa posteriore potranno continuare a farlo”. Le targhe possono essere ordinate presso la Sezione della circolazione, anche via internet.
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