
Quante patenti sono state staccate nel 2024? E ancora, quali sono i pesci più catturati nei fiumi e nei laghi dai pescatori dilettanti? E dai professionisti? Tutte domande che trovano risposta nella statistica sul pescato nelle acque ticinesi pubblicata dal Dipartimento del territorio, da cui emerge che in generale le patenti annuali rilasciate per la pesca dilettantistica sono diminuite rispetto al triennio precedente, così come le catture sui fiumi e quelle sui laghi.
Patenti e permessi in calo
Nel 2024 “sono state rilasciate 3'706 patenti annuali per la pratica della pesca dilettantistica in Ticino (-7% rispetto al triennio 2021-2023). A queste vanno aggiunti 905 permessi annuali gratuiti per ragazzi di età inferiore a 14 anni (-34% rispetto al triennio precedente), pure assoggettati alla compilazione della statistica di pesca”. A queste si aggiungono “2'020 patenti turistiche di breve durata (validità di 2 o 7 giorni consecutivi, -10% rispetto al triennio precedente) e 280 permessi gratuiti di breve durata per ragazzi”.
Meno catture e ore di attività sui fiumi
Nei corsi d’acqua le catture “si sono attestate a 19'166 esemplari (tra trote e salmerini) per complessivi 4'570 chilogrammi, valori inferiori rispettivamente del 14 e del 9% quando paragonati al periodo di riferimento precedente (media anni 2021-2023). Lo sforzo di pesca prodigato sui fiumi del nostro Cantone è ammontato a 37'611 ore distribuite su 16'634 battute, valori che si situano al 18% al di sotto della media del triennio precedente”. Tuttavia, precisa il DT, “il numero di catture conseguite non è rappresentativo della disponibilità di pesce, ma deve forzatamente tenere conto dello sforzo di prelievo prodigato dai pescatori.
Laghetti e bacini idroelettrici
Le catture nei vari bacini e laghi alpini del Cantone “sono risultate pari a 28'444 salmonidi (±0% rispetto al triennio 2021-2023), per un peso complessivo stimato di 6'354 chilogrammi (+4%). Lo sforzo di pesca complessivo in questi ambienti si è attestato a 57'368 ore, un valore inferiore del 16% alla norma del triennio precedente. Gli 83 laghetti alpini e bacini idroelettrici situati al di sopra dei 1'200 metri d’altitudine hanno totalizzato 21'996 catture (+6% rispetto alla media triennale precedente), per un peso complessivo di 4'712 kg (+11%). Lo sforzo di pesca prodigato dai pescatori si è attestato a 42'468 ore (-11%). Nei restanti 10 bacini e laghetti situati al di sotto dei 1'200 metri di quota, il prelievo si è attestato a 6'448 salmonidi (-15% rispetto al triennio precedente), per un peso stimato complessivo di 1'642 kg (-12%). Lo sforzo di pesca prodigato dai pescatori in questi ambienti è risultato al di sotto della norma triennale (-27%), attestandosi a 14'900 ore.
Dilettanti sul Verbano
Il pescato dilettantistico del Verbano "si è attestato a 4'088 kg, in leggero ribasso rispetto alla media del triennio 2021-2023 (-12%). Anche lo sforzo di pesca prodigato dai pescatori dilettanti è risultato al di sotto della norma triennale (-23%), attestandosi a 19'486 ore. La specie che nel 2024 ha fatto registrare il maggior prelievo dal punto di vista ponderale permane il luccio (1'437 kg, +2% rispetto al triennio precedente), seguono pesce persico (784 kg, -3%), trota (328 kg, -23%), agone (322kg, -35%), siluro (322kg, -17%) e coregone (302 kg, -35%). Tutte le altre specie hanno fatto registrare dei pescati inferiori ai 300 kg. Il pescato dilettantistico di siluro – dopo alcuni anni contraddistinti da incrementi annuali alquanto importanti – ha fatto segnare una momentanea battuta d’arresto".
Dilettanti sul Ceresio
Il pescato dilettantistico del Ceresio "si è attestato a 10'128 kg, risultato inferiore alla media del triennio 2021-2023 (-16%). Lo sforzo di pesca prodigato dai pescatori dilettanti si è tradotto in 38'720 ore (-26%). La specie che ha fatto registrare il maggior prelievo dal punto di vista ponderale è il pesce persico (5'892 kg, -13% rispetto al triennio precedente), seguito dal lucioperca (1'734 kg, -16%). Tutte le altre specie hanno fatto registrare un pescato inferiore alla singola tonnellata. Dal punto di vista complessivo, pesce persico e lucioperca continuano a dominare le preferenze dei pescatori dilettanti, con il 75% del pescato ascrivibile a queste due singole specie nel 2024. Sul fronte delle nuove specie esotiche a carattere invasivo, le catture di siluro (censito dal 2016) risultano sempre contenute se paragonate al pescato complessivo, nel 2024 hanno fatto segnare un rallentamento dopo alcuni anni contraddistinti da una crescita molto rapida (256 kg nel 2024, +34% rispetto al triennio precedente).
Professionisti sul Verbano
Il pescato professionale del lago Maggiore "si è attestato a 32'708 kg, in linea con la media triennale del periodo 2021-2023 (-2%). Lo sforzo di pesca prodigato dai pescatori con reti è risultato leggermente inferiore, attestandosi a -12% nelle giornate di pesca prodigate e -15% nei km di rete posati rispetto al triennio precedente, stabilizzando la resa di pesca complessiva a circa 18 kg/giornata di pesca. La specie che ha fatto registrare il maggior prelievo dal punto di vista ponderale è l’agone (11'360 kg, -12% rispetto alla norma del triennio precedente), cattura accessoria nella pesca ai coregonidi e sul quale vige il divieto di commercializzazione da parte del Laboratorio cantonale. Seguono i coregoni con 9'919 kg (+19% rispetto al triennio precedente) e il raggruppamento delle Altre specie con 6'874 kg (-12%), nel quale una parte considerevole è rappresentata dal gardon (3'132 kg, -20%) e dal siluro (1'354 kg, -32%). Il pescato conseguito sul pesce persico si è elevato a 1'445 kg (+2%), quello di lucioperca a 1'115 kg (+27%). Sul fronte delle nuove specie esotiche a carattere invasivo censite dal 2014, le catture di siluro risultano sensibilmente in calo rispetto al periodo precedente (-32%). Anche il pescato di acerina è risultato in calo e si è attestato a 58 kg (-31%)".
Professionisti sul Ceresio
Il pescato professionale del lago Ceresio "si è attestato a 14'092 kg, inferiore del 16% rispetto alla media del triennio 2021-2023. Anche lo sforzo di pesca prodigato dai pescatori con reti è risultato al di sotto della media del triennio di riferimento (-18% nelle giornate di pesca). Il calo nel pescato professionale osservabile dal 2018 in poi è la conseguenza combinata di una diminuzione della resa di pesca complessiva in una prima fase (periodo 2018-2020, da 25 a circa 18 kg/giornata di pesca) e di una minore pressione di pesca (periodo 2020-2024, da 993 a 742 giornate di pesca). La parte più cospicua delle catture dal punto di vista ponderale è rappresentata dal raggruppamento delle Altre specie (5'640 kg, -4% rispetto al triennio precedente), al cui interno il gardon rappresenta la frazione più importante (4'550 kg, -3%). Seguono in ordine decrescente il pesce persico (3'056 kg, -11%), i coregoni (2'215 kg, +15%) e il lucioperca (1'168 kg, -47%). Le variazioni interannuali riscontrate per le singole specie sono paragonabili a quanto già riscontrato in passato. Sono comunque degni di nota il nuovo calo nelle catture di lucioperca e il nuovo leggero incremento nelle catture di coregone, il quale si mantiene ai massimi livelli della propria serie storica. Sul fronte delle nuove specie esotiche a carattere invasivo, il siluro continua a rappresentare una presenza marginale nel pescato complessivo con 238 kg catturati nel 2024 (+52% rispetto al triennio precedente), mentre l’acerina si conferma ancora assente dalle acque del lago Ceresio. Considerata la maggiore robustezza dei dati del pescato professionale e la minore selettività di questa pesca rispetto quella dilettantistica, si conferma il lento consolidamento della presenza del siluro nel lago Ceresio.