Ticino
I nuovi agenti di custodia hanno dichiarato fedeltà
© Dipartimento delle Istituzioni
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Redazione
9 giorni fa
La cerimonia si è svolta il 20 aprile a Manno. Sono nove (tre donne e sei uomini) i nuovi agenti che hanno terminato la formazione.

Nove nuovi agenti di sicurezza (tre donne e sei uomini) attivi presso le Strutture Carcerari Cantonali (SCC) hanno dichiarato fedeltà alla Costituzione e alle leggi. La cerimonia, comunica il Dipartimento delle Istituzioni, rappresenta un vero e proprio rito di “passaggio istituzionale”, dalla fase della formazione a quella dell’autonomia e della responsabilità, dalla condivisione ideale e teorica dei valori del Corpo alla loro difesa nel lavoro quotidiano. Il giuramento è avvenuto il 20 aprile presso la Sala Aragonite di Manno. All'evento hanno portato il loro saluto il Consigliere di Stato, Norman Gobbi, la Direttrice della Divisione della giustizia, Frida Andreotti, il Direttore delle SCC, Stefano Laffranchini-Deltorchio e il sindaco di Manno Giorgio Rossi, a nome dell’Autorità comunale che ha ospitato la cerimonia.

L'importanza del ruolo

Dopo il saluto e le congratulazioni ai neo agenti del Sindaco di Manno, Giorgio Rossi, il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi, nel suo intervento, ha evidenziato l’importanza del ruolo degli agenti di custodia, spesso invisibile agli occhi dei cittadini. Il Dipartimento si sta concretamente impegnando per far conoscere la professione, evidenziando la varietà delle attività che si svolgono nelle Strutture carcerarie e nelle quali si può crescere professionalmente, assumendo importanti funzioni di specializzazione e conduzione. Un altro tema rilevante evidenziato è quello della sovraoccupazione delle Strutture carcerarie, fenomeno che oltre al Ticino tocca in generale la Svizzera. In questo senso il Consiglio di Stato, il Dipartimento con la Divisione della giustizia, la Polizia, la Magistratura e la Direzione delle Strutture carcerarie hanno preso una serie di misure per sostenere il personale.

Il significato della dichiarazioni di fedeltà

La Direttrice della Divisione della giustizia, Frida Andreotti, ha dal canto suo ricordato il significato non solo simbolico della Dichiarazione di fedeltà e quanto Istituzioni e Collettività richiedono a chi esercita la funzione di agente di custodia, nel rispetto delle norme morali e legali vigenti che toccano anche la dignità e il rispetto delle persone in stato di detenzione.

L'orgoglio della divisa

Il Direttore delle SCC, Stefano Laffranchini-Deltorchio, ha infine sottolineato l’importanza del percorso di risocializzazione dei detenuti a cui le/gli agenti di custodia partecipano quotidianamente, evidenziando pure quanto gli agenti di custodia debbano essere fieri e orgogliosi della divisa che portano. La cerimonia, cui hanno partecipato rappresentanti delle Autorità politiche, giudiziarie, di polizia ed ecclesiastiche cantonali e numerosi famigliari, è stata resa ancor più solenne dall’accompagnamento della Musica militare ticinese (MMT).