
Questa settimana il Blick si era occupato dei “problemi” legati al nudismo nella nostra regione, soprattutto nelle zone attorno alla Melezza. E oggi il Caffè fa il bis. Ma più che il nudismo, il problema sembra essere il sesso, che sta cacciando i nudisti dalla Maggia. Due cose, sesso e nudismo, che sono completamente diverse a detta di Valentino Alfano, dell’Associazione naturisti svizzeri. “Noi non siamo mai stati criticati” ha raccontato al Caffè. “Chi pratica il naturismo lo fa per il piacere di prendere il sole nudo, perché abbraccia una precisa filosofia di vita. E non per sesso. Anzi i raduni gay, o comunque a sfondo sessuale sono lontani dallo stile di noi naturisti: siamo i primi a segnalare gli esibizionisti o i guardoni”. Nel frattempo però raduni a sfondo sessuale sembra stiano diventando sempre più in voga. E segnalazioni alla polizia e le prime multe non si sono fatte attendere. Soluzioni non mancherebbero. Il sindaco Maggia, Aron Piezzi ha affermato al Caffé: “Una soluzione potrebbe essere quella di indicare un’area precisa ai naturisti, in modo da salvaguardare le loro esigenze e contemporaneamente evitare che la loro presenza disturbi famiglie con bambini”. L’idea di una zona apposita per naturisti viene salutata anche da Alfano: “Negli anni scorsi avevamo intavolato una trattativa con i diversi municipi lungo la Maggia. Si trattava di individuare aree dove fosse possibile prendere il sole nudi senza urtare la sensibilità di nessuno. Un fatto di civiltà e rispetto reciproco. Poi proprio l’arrivo di persone che cercavano occasioni per incontri sessuali e la presenza di esibizionisti, ci ha fatto bruscamente desistere”. Alla Maggia dunque sembra che di naturisti ne siano rimasti pochi. Ora ci sono persone che attendono occasioni per incontri sessuali.
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