
I Marines svizzeri sono un po’ ticinesi: visto che sono di stanza alla Caserma del Monte Ceneri e che il loro comandante è il colonnello ticinese Nicola Guerini. E non hanno niente da invidiare ai Navy Seals inglesi e francesi, con cui si esercitano regolarmente per essere pronti all’ingaggio. Stasera, alle 18 al LAC di Lugano, l’Associazione per la Rivista militare svizzera di lingua italiana alza il velo su uno dei corpi militari più segreti dell’esercito, i Servizi speciali svizzeri. L’evento, aperto al pubblico, prevede una conferenza del colonnello SMG Nicola Guerini e una testimonianza del fotoreporter di guerra svizzero Philipp Schmidli che ha fissato in immagini uniche la riconquista della città di Mossul nel 2017, che da tre anni era caduta nelle mani dei jihadisti dell’ISIS.
Tutti ricorderanno dieci anni fa crisi esplosiva delle relazioni fra la Svizzera e la Libia a seguito dell’arresto del figlio di Gheddafi a Ginevra. In quelle settimane e quei mesi concitati, quando due cittadini svizzeri furono arrestati e presi in ostaggio delle forze libiche e il dittatore scatenava la sua ira contro la Svizzera, l’ambasciata elvetica a Tripoli visse momenti di grande paura. È in casi come questi che le Forze speciali dell’esercito sono assolutamente necessarie. O in altre missioni segrete durante le quali sono chiamate a svolgere compiti difficili e delicati essenziali per gli interessi elvetici. Negli anni scorsi l’Associazione per la RMSI ha organizzato conferenze di importanza nazionale con personalità di primissimo piano su temi di stringente attualità come la lotta alla Cybercriminalità o i Diritti umani nelle zone di conflitto. L’evento di domani - dal titolo “Tra immagini e realtà” – mette a confronto gli scatti di un fotoreporter al fronte durante la battaglia contro lo Stato islamico con il nuovo contesto di “guerre asimmetriche” e “avversari ibridi” entro il quale gli eserciti - compreso quello svizzero, con le sue forze speciali - sono oggi chiamati ad intervenire.
Il colonnello Nicola Guerini presenterà “Il mandato, le competenze e l’ingaggio delle forze speciali dell’esercito svizzero” di cui è il comandante dal gennaio di quest’anno. Il comando comprende due battaglioni di granatieri e la compagnia esploratori paracadutisti 17 e in particolare le formazioni composte di professionisti del distaccamento d’esplorazione dell’esercito 10 e il distaccamento speciale della polizia militare. I suoi compiti principali, oltre ai compiti militari specifici delle Forze Speciali, consistono nel soccorso e rimpatrio di cittadini svizzeri dall‘estero e in prestazioni a favore delle autorità civili (protezione e intervento in Svizzera, esplorazione speciale e azioni dirette, acquisizione di informazioni, consulenza e protezione). La presenza delle Forze speciali dell’esercito svizzero al Monte Ceneri - un corpo che nel suo insieme conta 2000 militi - ha un impatto economico significativo: 13 milioni di massa salariale e 173 posti di lavoro nel Cantone Ticino.
Il reportage fotografico che verrà presentato a Lugano domani sera è firmato da Philipp Schmidli, fotoreporter indipendente di Lucerna, che è stato un testimone d’eccezione di uno degli eventi che hanno segnato la lotta contro l’ISIS. Esso documenta l’avanzata da parte dei Peshmerga curdi e poi dell’esercito iracheno verso Mossul e la riconquista della città occupata dall’ISIS: i combattimenti, le giornate dei soldati tra le battaglie, le sofferenze della popolazione civile e le distruzioni nella città. Un documento unico di grande attualità mentre il terrorismo islamico torna a colpire e la guerra in Siria riesplode con nuova violenza.
L’evento è aperto al pubblico e dopo le conferenze seguirà uno standing dinner. È gradita l’iscrizione a [email protected] oppure via telefono/SMS allo 076/3735369.
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