
"Se passa l'operazione accordo fiscale così com'è, c'è il rischio che tutti i redditi medio alti dai 50-60mila franchi in su valutino di trasferirsi in Ticino."
È quanto dichiarato al quotidiano La Provincia di Como dal referente nazionale della Cgil, Alessandro Tarpini (nella foto). Il sindacalista sostiene che "il nuovo accordo merita un approfondimento perché presenta una serie di problemi importanti."
In primo luogo Tarpini teme che i frontalieri "ricchi" possano emigrare tutti in Ticino. "Chi ha un reddito medio alto e oggi paga 30'000 franchi di tasse, ma domani 100'000, facilmente si trasferirà a Mendrisio" afferma. "Il rischio è una débâcle dello Stato italiano e dell'economia di confine."
Il sindacalista si spinge fino a parlare di "spopolamento delle aree di confine", fenomeno che a suo dire starebbe già avvenendo, anche perché "c'è la richiesta esplicita da parte delle aziende svizzere di andare di là per alcune mansioni."
In un altro articolo, La Provincia di Como sottolinea poi che nel solo 2015 la comunità italiana in Svizzera è aumentata di 11mila unità: "È come se un intero paese della cintura comasca si fosse trasferito oltreconfine".
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