Ticino
I frontalieri ci fregheranno col telelavoro?
Redazione
10 anni fa
I contingenti potrebbero essere facilmente raggirati tramite l'introduzione del telelavoro. Il PLR interroga

L'applicazione dell'iniziativa contro l'immigrazione di massa, approvata dal popolo svizzero il 9 febbraio scorso, comporterà l'introduzione di contingenti all'impiego di manodopera estera, frontalieri compresi.

Sarà così possibile in Ticino limitare il continuo aumento di lavoratori provenienti da oltre confine.

Ma se fino a qualche anno fa i frontalieri trovavano impiego soprattutto nel settore secondario, che necessita della presenza fisica sul posto dell'operaio, oggi sempre più spesso questi lavoratori si indirizzano al terziario. Settore nel quale non sempre la presenza fisica dell'impiegato è necessaria e può essere supplita con il telelavoro.

Non è quindi escluso che diversi frontalieri che oggi entrano quotidianamente in Ticino possano ripiegare su questa forma di lavoro, ossia quella da casa. Continuerebbero ad avere un impiego in Svizzera, ma non avrebbero più bisogno di oltrepassare il confine.

Un aspetto finora sottovalutato, che il deputato liberale radicale Franco Celio ha deciso di portare all'attenzione del Governo, tramite un'interrogazione presentata a nome del gruppo parlamentare PLR.

Perché se il telelavoro transfrontaliero " potrebbe avere il vantaggio di diminuire la mobilità pendolare e quindi di migliorare la qualità dell'ambiente", scrive Celio, "per contro non risolverebbe di certo l'aspetto della concorrenza con la manodopera locale, rischiando anzi di accentuarla."

"Pure irrisolto è l'aspetto fiscale relativo ai dipendenti con il telelavoro al di fuori dei nostri confini nazionali" aggiunge il deputato PLR. "Qualora questo fenomeno dovesse assumere dimensioni importanti, non è dato di sapere quali potrebbero essere i vantaggi (o più probabilmente gli svantaggi) di questa nuova situazione."

Celio chiede quindi al Governo, a nome del gruppo liberale radicale, se si è previsto di introdurre un'apposita statistica sul telelavoro, distinguendo tra persone domiciliate in Svizzera o all'estero. E se esiste una regolamentazione sul piano retributivo e fiscale per le persone che "telelavorano" dall'estero per aziende con sede in Svizzera. E infine se sono già stati eseguiti, o se si intendono eseguire, studi o analisi sulle conseguenze del telelavoro in situazioni di frontiera come la nostra.

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