Ticino
I frontalieri abbandonano PostFinance
I frontalieri abbandonano PostFinance
I frontalieri abbandonano PostFinance
Redazione
8 anni fa
Colpa dell'aumento delle commissioni. Gioiscono Banca Migros e UBS: "Molte nuove aperture di conti"

Sono numerosi i lavoratori frontalieri che nelle scorse settimane hanno deciso di chiudere il loro conto presso PostFinance e trasferire gli averi in banca.

La causa è l'aumento da 15 a 25 franchi delle commissioni per i conti privati dei clienti con residenza all'estero. Un aumento che ha spinto molti frontalieri ad abbandonare il Gigante giallo, come si legge oggi sul Giornale del Popolo.

"A partire dallo scorso 11 novembre, quando la decisione è stata comunicata ai nostri clienti, e fino a fine dicembre abbiamo riscontrato un leggero calo dei clienti stranieri residenti all'estero" conferma al GdP il portavoce di PostFinance, Johannes Möri. "Malgrado la misura non fosse ancora entrata in vigore, la comunicazione dell'imminente aumento dei costi di gestione del conto ha spinto alcuni clienti a rescindere il contratto con noi."

Il portavoce precisa che "il fenomeno è stato osservato a livello generale, non soltanto per gli italiani che abitano in Italia: hanno infatti disdetto anche alcuni clienti francesi e tedeschi."

A beneficiare di queste disdette sono state le banche. Il portavoce di Banca Migros Urs Aeberli afferma che "la filiale di Chiasso, la più vicina alla frontiera, registra da dicembre molte nuove aperture di conti", mentre il portavoce di UBS, Marco Tomasina, dichiara di aver notato "un notevole incremento di relazioni confluite da PostFinance dopo l'aumento dei prezzi." Tomasina sottolinea che UBS, come altre banche, "tratta i clienti italiani che lavorano in Svizzera allo stesso modo dei clienti confederati che percepiscono uno stipendio nel loro Paese. L'acquisizione della clientela frontaliera è quindi parte integrante della strategia di crescita del nostro segmento."

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