Ticino
I conti continuano a dividere il Gran Consiglio
Immagine CdT/Chiara Zocchetti
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Redazione
2 anni fa
La maggioranza, rappresentata da centro e destra, è pronta ad approvare il preventivo 2022, mentre socialisti e verdi si oppongono

Domani si aprirà la prima seduta dell’anno del Gran Consiglio. Sul tavolo dei deputati ci saranno i conti del 2022, che presentano un deficit di 135 milioni. E il dibattito si preannuncia acceso. Due i rapporti presentati.

La maggioranza, centro e destra, si dice pronta ad approvare i conti, parlando di atto dovuto per contenere la spesa e raggiungere al più presto il pareggio. “Ci troviamo in un momento incerto”, sottolinea il relatore del rapporto di maggioranza Fiorenzo Dadò. “Non è il momento di fare grandi manovre, tanto meno alzare le tasse ai cittadini”. Per il presidente del PPD è importante andare verso un pareggio. “La pandemia ha dimostrato che quando le finanze non sono sufficientemente solide, basta uno scossone e si va nelle cifre rosse. Dobbiamo riuscire a consegnare alle future generazioni uno Stato solido, che possa garantire i servizi e il benessere”.

Di tutto altro avviso socialisti e verdi, secondo cui il preventivo così com’è non risponde alle urgenze attuali. “I tagli alla spesa in questo momento non sono accettabili, così come non sono accettabili le richieste di una nuova riforma fiscale”, spiega il relatore di minoranza Ivo Durisch (Ps). La proposta di socialisti e verdi è quella di aumentare il moltiplicatore cantonale. “Non si tratta di alzare le tasse, ricordiamo che questi tre punti percentuali del moltiplicatore cantonale vanno per la maggior parte a beneficio di persone che hanno più di 200mila franchi. Chi è esente, e sono le persone in difficoltà, non guadagnano assolutamente nulla. Anzi vedrebbero le prestazioni e i servizi diminuiti”.

Una visione, quella del rapporto di minoranza, sicuramente preferita, ma non ancora sufficiente per l’Mps che, non facendo parte delle Commissioni, ha presentato ben 14 proposte di emendamento. Emendamenti che spaziano dalla necessità di maggiori controlli nell’ambito del mercato del lavoro, a quella di migliorare la formazione e le condizioni nel mondo sanitario, riconoscendo con indennità ad hoc quanto svolto durante la pandemia. Non mancano poi richieste fiscali, come per esempio tassare maggiormente i super ricchi.

Il superamento dei livelli
Nel dibattitto sul preventivo ci sarà anche l’emendamento per la sperimentazione del DECS per superare i livelli A e B in terza media, approvato lo scorso mercoledì dal Governo. Un emendamento che propone un importo di 237mila franchi per la sperimentazione. Inizialmente, ricordiamo, il DECS voleva implementare il progetto in tutte le sedi. Poi aveva ripiegato sulla sperimentazione dopo che la Commissione della gestione aveva stralciato il credito. Socialisti e verdi sono pronti a dire sì all’emendamento, mentre PLR, Lega e UDC esprimono contrarietà. PPD e MPS attendono invece ancora risposte dal DECS.

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