Ticino
I “caldi” giorni della merla
Thomas Schürch
3 anni fa
Da sempre associato al momento più freddo dell’anno, il periodo di fine gennaio non sta facendo registrare temperature particolarmente basse

I giorni della merla (30 gennaio-1 febbraio) sono tradizionalmente associati al periodo più freddo dell’anno. Una consuetudine che resiste ancora oggi, nonostante le temperature non siano particolarmente basse.

“Quello di quest’anno risulterà tra i primissimi posti per i mesi di gennaio più caldi dall’inizio delle misurazioni, cioè da circa 140 anni a questa parte”, spiega Guido Della Bruna di Meteo Svizzera, il quale precisa che “in realtà il periodo più freddo dell’anno, in base alle temperature rilevate, arriva un po’ prima, attorno al 10 gennaio”.

Anche quest’anno, non dobbiamo aspettarci un freddo eccessivo. “Avremo uno scarto di temperatura media di 4-5-6 gradi, a seconda delle regioni, e sembra che anche nel prossimo futuro si rimarrà su questa falsa riga. Ciò è dovuto a una tendenza favonica che sembra persistere ancora”, conclude Della Bruna.

Il momento della cassoeula
Freddo o meno, i giorni della merla fanno sempre rima con cassoeula, specialità a cui è dedicata la rassegna attualmente in corso. All’evento hanno aderito 37 ristoranti in tutto il Ticino. “Il nostro grotto è chiuso per la stagione estiva, quindi partecipiamo volentieri alla rassegna”, afferma Mattia Germano, titolare del Grotto Grassi di Tremona. “Siamo comunque operativi, perché stiamo facendo la mazza dei maiali per preparare la salumeria della stagione estiva. Sfruttiamo quindi l’occasione per fare consegne a domicilio e asporto”.

La ricetta della cassoeula può prevedere diverse varianti, ma ci sono alcuni capisaldi imprescindibili, legati alla stagione. “Questo è periodo di verze e quindi la cassoela la si associa sempre a questa verdura. È inoltre un piatto che consente di utilizzare tutti quei tagli di carne che non sono destinati alla salumeria: piedini, musetti, cotiche, tutte parti che compongono la cassoeula assieme a costine e, appunto, verzini”. La rassegna andrà avanti fino al 6 febbraio.

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