
“Mentre nei bar di Locarno si sente la peggior musica del mondo, nelle sale del Festival si vede il miglior cinema del mondo”. Questa la frase di Lili Hinstin, direttrice artistica del Festival di Locarno, che tanto sta facendo discutere sui social. La frase è stata riportata in un articolo de La Regione nell’ambito delle “Secret screenings” ed stata infatti in seguito su Facebook da Oliviero Giovannoni, musicista, generando finora 133 commenti e diverse condivisioni, con annesse polemiche e simili prese di posizione. “A nome dei miei colleghi musicisti”, scrive Giovannoni “è decisamente triste che la direttrice di un festival internazionale come quello di Locarno, Lili Hinstin, faccia certe affermazioni su un giornale locale”.
Il Festival si è affrettato a rispondere: “Le secret screenings sono un momento leggero e scherzoso, ed è in quel contesto che la Direttrice artistica ha fatto una battuta che tale era e tale ci piacerebbe rimanesse. Senza fraintendimenti, dispiaciuti che riportata in separata sede possa aver offeso chi ogni anno partecipa al Festival”. Risposta mal digerita dallo stesso Giovannoni: ”Ecco come vengono banalizzati i commenti ,non certamente positivi, postati in pochissime ore. È una risposta ‘politically correct’. Che peccato, ma ormai si sa, dobbiamo convivere con le banalità”.

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