
Fare jogging, sciare, ma anche cucinare una ricetta sana o seguire un corso di rilassamento per pagare meno la cassa malati. Come? Semplice. "Helsana plus" è un'App installata sul telefonino che monitora l’attività dell’assicurato e garantisce fino a 75 franchi di sconto all’anno sull’assicurazione di base e 300 su quella complementare. Non sarà tantissimo, ma è un incentivo per chi ogni fine mese deve ingoiare l’amara pillola del premio.
C’è però un altro lato della medaglia. 10mila passi al giorno valgono 100 punti, circa 1 franco. Iscriversi in palestra vale 2 mila punti, 20 franchi. Altrettanto iscriversi allo sci club. Ma chi fatica a camminare o non può fare sport? Le associazioni dei consumatori gridano allo scandalo: in questo modo ci saranno assicurati di seria A e assicurati di serie B.
"Siamo scettici, soprattutto per due ragioni" spiega Laura Regazzoni Meli, segretaria generale ACSI, ai microfoni di TeleTicino. "Primo perché è un'idea che discrimina una fascia di persone, dalle più anziane, ai malati, a chi ha un handicap e non può fare sport. Ma anche chi non ha voglia di avere App che permettono di monitorare l'attività sportiva".
"La seconda questione" aggiunge Regazzoni Meli, "riguarda il problema della protezione dei dati, perchè per avere questi sconti dobbiamo dire ad Helsana tutto quello che facciamo durante la giornata".
Uno scetticismo che i consumatori hanno messo nero su bianco in una lettera aperta al Consigliere Federale Alain Berset. E la richiesta è chiara e netta.
"Chiediamo che App di questo tipo, o meglio assicurazioni simili non possono essere proposte dall'assicuratore di base perchè qui si tratta di assicurazione obbligatoria basata sul principio della solidarietà" spiega Regazzoni Meli. "Un modello simile è un attacco alla solidarietà."
Se nei confronti dell’iniziativa di Helsana vi è scetticismo, a preoccupare è il futuro. Il rischio è di ritrovarci tra qualche anno in una società distopica dove con le casse malati dovremo dividere anche la vita. "Magari adesso non è così grave, ma pensiamo che queste App misurano anche il sonno e qualcuno potrebbe dire di non assicurare una persona perchè dorme troppo poco" conclude Regazzoni Meli.
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