
Due italiani che nel 2022 avrebbero sottratto a una collezione privata del Luganese una trentina di opere d’arte, sono stati rinviati a giudizio dalla procuratrice Chiara Borelli. Stando a quanto riferisce la Rsi, la collezione aveva affidato alcune opere d’arte ai due uomini, rispettivamente un 60enne e 65enne, per destinarle alla vendita.
Cosa è accaduto
I due uomini, dopo aver esposto alcune opere a Mendrisio, le avrebbero trasferite in magazzini del Luganese. Una volta che la proprietaria ha chiesto la restituzione delle suddette opere (restituzione successivamente ordinata anche dalla procura), i due uomini ne avrebbero simulato la vendita.
Le accuse
Le accuse ipotizzate contro i due 60enni sono di tentata truffa, appropriazione indebita e falsità in documenti. Il processo si terrà alle Assise Criminali e la Corte sarà presieduta dal giudice Amos Pagnamenta. L’accusa vuole chiedere pene comprese tra i due e i cinque anni di carcere.