
Non è del tutto un albergo, non è del tutto un Airbnb, ma una via di mezzo. Habitat Lago Maggiore è composto da cinque mini-case immerse nella natura sopra il nucleo di Piazzogna e da oggi inizieranno ad accogliere i turisti. L’idea è di Elia Frapolli, già direttore di Ticino Turismo, che ha fatto una scelta di vita. Infatti, dentro alla nuova struttura ha inserito anche la nuova casa in cui abiterà con la sua famiglia. “Io qui vivrò con la mia famiglia, e dietro casa avremo queste piccole unità turistiche che accoglieranno gli ospiti, ma in modo diverso. Per cui si sentiranno a casa: ognuno avrà la sua piccola casetta con terrazza e con la sua piccola piscina, e potrà godere di questa bellezza che abbiamo in questo luogo”. Una via di mezzo, dunque, fra due diversi tipi di struttura turistica. “Questo è il pensiero, anche se non saprei definirlo. Formalmente è un albergo che somiglia a un Airbnb, ma dove offriamo la colazione. C'è una piccola reception e una bottega del territorio dove poter prendere i prodotti locali”. Frapolli ha voluto poi fare un paragone: “Possiamo considerare i sentieri come i corridoi di un hotel, mentre la hall è rappresentata dalla piazza con vista lago. Si tratta di ripensare l’esperienza turistica, ovvero offrirla in un modo nuovo e un po’ pionieristico. E le prime riservazioni ci stanno già facendo capire che questa formula piacerà agli ospiti”.
Idea dalla vecchia cava
A dare vita all’idea plasmando quella che era la vecchia cava di Piazzogna nel Gambarogno è stato l’architetto Christian Rivola. “L'intuizione è stata quella di concentrare la estrazione della pietra, come facevano gli antichi, per poi ricollocarla e creare dei terrazzamenti sui quali adagiare queste architetture leggere. Dove abbiamo scavato - o meglio, estratto la pietra - abbiamo incastonato la residenza privata. Quindi è creo il vuoto per poi modellare il terreno e posizionare le architetture”.
Le mini-case
Le cinque mini-case sono composte da una camera da letto, un bagno e uno spazio abitabile con una cucina a scomparsa. Tutto è finestrato e vista lago. Il terrazzo, invece, ospita un idromassaggio. Le colazioni saranno servite direttamente in camera. Un format vincente secondo il direttore dell’OTR Ascona-Locarno Fabio Bonetti. “Assolutamente sì, è lungimirante ma anche innovativa, perché riesce a mescolare le esigenze diverse che un cliente si aspetta quando vai in una destinazione turistica. Quindi la libertà di avere il tuo appartamento privato e del tuo spazio personale con servizi che sono però molto vicini all'albergheria, sebbene siano due cose completamente differenti. Ma è un trend, è una tendenza che stiamo percependo nella regione”.
Crescita di pernottamenti nel Locarnese
Una tendenza, quella dei turisti che scelgono soluzioni simili, che si rispecchia nella crescita di pernottamenti, strutture dedicate e soggiorni brevi, ormai 3’000 nel locarnese. “Sappiamo che l'albergheria è sempre comunque il pilastro portante del turismo della regione”, continua Bonetti. “Questa è seguita dai campeggi e in terza posizione si trovano poi questo tipo di residenze, ovvero i privati che mettono in affitto. Attualmente siamo sopra mezzo milione di pernottamenti generati da solamente da questa categoria”, ha concluso il direttore dell’OTR Ascona-Locarno