Ticino
Guida pratica per viaggiare in Italia
Marco Jäggli
5 anni fa
L’avvocato Christopher Jackson ci aiuta a fare il punto sulla situazione della frontiera, spiegando in che casi specifici è possibile recarsi nel Bel Paese e a che condizioni

Tra normative cangianti, tamponi obbligatori, sospensione (e poi ripristino) dei treni, può essere molto complicato capire come e quando è possibile recarsi nel Bel Paese. Questo non solo per il comune cittadino, ma anche per i professionisti del settore legale: “per sapere esattamente quali norme si applicano vanno letti tutti i dpcm italiani che contengono moltissime pagine e moltissime norme che rimandano ad altre normativa”, spiega l’avvocato Christopher Jackson,“Anche noi professionisti del settore dobbiamo fare uno schema perché ogni norma apre a nuove possibilità e bisogna andare a vedere a cascata la situazione per ogni determinata fattispecie”. Teleticino ha posto all’avvocato una serie di domande per cercare di schematizzare e capire meglio in che situazioni è possibile il viaggio in Italia, in quali no e cosa si rischia se si infrangono le normative.

Ricongiungimenti famigliari, sono possibili?
“Quasi tutta Italia a partire da questa settimana sarà zona gialla, quindi non servono più le autocertificazioni per avere un motivo per entrare nella regione in questione. Facendo parte dell’area Schengen si può quindi entrare senza autorizzazione. Va però fatta attenzione a tutte le normative che entrano in vigore dal 10 dicembre: in primo luogo l’obbligo di avere un tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti all’entrata in Italia, oltre all’obbligo di annunciarsi all’azienda sanitaria locale”.

Vale anche per lo shopping?
“Sì, dal momento che la regione diventa zona gialla teoricamente si può andare a fare compere, però resta lo stesso obbligo del tampone per tutto il periodo natalizio. Non so quindi quanto convenga andare a fare shopping, ed è esattamente quello che vogliono evitare le autorità italiane”.

Aggiornamento: il dilemma del transito
In seguito alla pubblicazione dell’articolo, sono arrivate numerose sollecitazioni riguardanti il transito. Un’eccezione all’obbligo di tampone è pensata per chi transita in Italia per massimo 36 ore su un mezzo privato. L’avvocato Christopher Jackson, in questo caso specifica, che il transito “è inteso come entrata in Italia per arrivare in un paese diverso da quello di provenienza. Quindi non riguarda i ticinesi che volessero andare in Italia per sbrigare delle commissioni.

Come cambiano le regole nel periodo natalizio, specialmente riguardo alla quarantena?
“Fino al 21 per entrare è sufficiente fare il tampone con esito negativo. Dopo il 21 ci vorrà un periodo obbligatorio di quarantena, a prescindere che abbia sintomi o meno, per 14 giorni”.

Regioni a rischio: devo recarmi a trovare dei parenti in Emilia-Romagna, è possibile?
“Da lunedì 14 ci sono 3 nuove regioni che entrano nella lista delle zone a rischio: Veneto, Emilia-Romagna e Friuli Venezia-Giulia. Quindi chi vi si reca dalla Svizzera non dovrà solo fare la quarantena di 14 giorni in entrata, ma anche quella di 10 giorni al rientro dalla Svizzera. Un totale di 24 giorni di quarantena, con i 10 qui non pagati in quanto chi si reca in queste regioni dopo il 14 lo fa colposamente e non avrà quindi diritto né all’IPG né al salario”.

Ci sono eccezioni?
“Per casi di comprovata urgenza, motivi di salute o di lavoro, se ci si trova in Italia per un periodo che non eccede le 120 ore si è esenti da questi obblighi. Però bisogna provare l’assoluta urgenza: se per esempio ho un genitore malato, solo, che dev’essere accudito durante le feste perché la badante va in vacanza, allora mi è permesso raggiungerlo in quanto è un motivo valido. Per chi non ha un motivo giustificativo consiglierei di stare a casa”.

Quali sono i rischi, se non si rispettano le norme, per esempio entrando in Italia senza la prova del tampone?
“Si rischiano multe salate e in certi casi anche procedimenti penali. Il consiglio quindi è di rimandare a periodi migliori, e se ci si deve andare per forza occorre avere tutti i documenti in ordine, dal risultato del tampone o, dopo il 21, un certificato che comprovi i motivi di assoluta necessità”.

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