
Si torna oggi a parlare di Paolo Guarnieri, l'ex capo marketing del Casinò di Lugano e co-titolare della discoteca Nyx condannato nel processo Movidagate a due anni e tre mesi, per truffa e amministrazione infedele aggravata.
A fare il nome del 50enne italiano è il Foglio ufficiale, sul quale sono state pubblicate tre notifiche di richiesta di garanzia.
La prima arriva dalla Confederazione svizzera, la seconda dal Canton Ticino e la terza dalla Comune di Lugano.
Tutte e tre le notifiche sono dello stesso tenore. A Guarnieri, che ha lasciato il Ticino e attualmente risulta domiciliato a Trezzo sull'Adda, viene chiesto di fornire delle garanzie per l'equivalente valore dei crediti d'imposta ancora dovuti.
"Il contribuente, partito per l’Italia, ha omesso di dichiarare all’Autorità fiscale importanti redditi derivanti dalla propria attività lucrativa sottraendoli all’esecuzione del fisco. Il credito e il pagamento dell’imposta sembrerebbero oggettivamente minacciati" si legge tra i motivi della richiesta.
Nel dettaglio, la Confederazione chiede a Guarnieri garanzie per 151'700,70 franchi, ovvero le imposte federali dirette degli anni 2010, 2011, 2012 e 2013. Il Cantone chiede 193'188,50 franchi, per le imposte cantonali del medesimo periodo, la Città di Lugano 135'300,30 franchi, per le imposte comunali.
Guarnieri può opporsi alla richiesta di garanzia interponendo ricorso alla Camera di diritto tributario del Tribunale d'appello entro 30 giorni.
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