Val Bavona
Grotto Balöi inaccessibile, la gerente: "Per ora niente aiuti"
Redazione
10 mesi fa
Il nubifragio dello scorso 30 giugno ha avuto conseguenze importanti anche per l’economia delle valli. In Bavona in particolare, con la strada rimasta chiusa, grotti e ristoranti soffrono. Ticinonews ha raccolto la testimonianza della famiglia Presi.

“Samo arrivati qui tre mesi fa con l’intenzione di passare una bella stagione, a livello turistico e con la gente del posto. Quella sera iniziava a piovere e non circolava più nessuno. Alle 19 siamo scesi, come in un giorno qualunque. Dopodiché, è successo quello che è successo: il finimondo. Questa è una catastrofe che resterà indelebile”. È difficile per Valerio Presi tornare sul luogo del proprio sogno. Lui e la moglie Ivana, ristoratori valmaggesi, avevano rilevato il grotto Balöi a Fontana soltanto la scorsa primavera, assieme al figlio. Prima dalla terrazza si vedevano i prati, ora si scorgono solo sassi, alcuni dei quali sono enormi.

Sfiorato dalla frana che ancora oggi comporta la chiusura della Bavona, nessuno da quella notte ci è più venuto, al Balöi. Non c’è acqua, il posteggio è inaccessibile. Il futuro, un grande punto interrogativo. “Oggi è il primo giorno che torno in valle e ci si rende veramente conto di quanto successo”, commenta Ivana. “C’è bisogno dell’acqua, del generatore e di tanti altri elementi per poter svolgere la propria attività, ma se questi vengono a mancare, l’attività non può riprendere”.

"A livello di aiuto non ho ancora ricevuto niente"

Come si presenterà la valle l’anno prossimo nessuno lo sa. Più volte le parole di Ivana vengono interrotte dai mezzi che per tutto il giorno trasportano il materiale franato. Gli aiuti finanziari per il lavoro ridotto, però, nonostante le promesse, ancora non si vedono. “L’aiuto sulla carta c’è, ma in sostanza non ho ancora ricevuto niente e siamo a fine agosto”, conferma la ristoratrice. "Mi è stato detto che il datore di lavoro è tenuto a pagare i dipendenti. Certo, se c’è un lavoro ridotto tre giorni a settimana. Ma se io dal 30 giugno non più un introito, con cosa pago i collaboratori?” Tanto più che per Ivana e suo marito, in quanto indipendenti, di aiuti non ce ne sono. “Fortunatamente mio figlio rientra nel lavoro ridotto assieme ai dipendenti. Ma, appunto, noi con cosa viviamo?”

Molta burocrazia

Le assicurazioni, pur rispondendo presente, richiedono tanta burocrazia. “Non sto dicendo che non sia giusto approfondire la questione, ma basterebbe venire a vedere e ci si renderebbe conto di ciò che effettivamente è successo”, termina Ivana. Salutiamo la coppia Presi dopo una visita alle camere, che lei aveva preparato con cura, e ci incamminiamo lungo la pista scavata dai militari. Un segno di speranza per il grotto Balöi, per tutta l’economia e per la vita della valle.