
Per la prima volta il prossimo 15 maggio i 120 membri del Gran Consiglio grigionese saranno eletti col sistema proporzionale: si profilano grandi mutamenti, con l'Udc in enorme crescita e Alleanza del Centro e Partito liberale democratico (Pld) in forte calo.
Risultati da prendere “con prudenza”
Questo almeno secondo un sondaggio “rappresentativo” realizzato dall’istituto Sotomo per conto del gruppo mediatico retico Somedia e della Radiotelevisiun Svizra Rumantscha (Rtr). All'inchiesta, realizzata in linea tra il 28 marzo e il 4 aprile, hanno partecipato 1’888 cittadini retici con diritto di voto, ha indicato la Rtr ieri sera. I risultati dell'inchiesta vanno letti con prudenza, in particolare per quanto concerne i Verdi liberali (Pvl) che non presentano candidati in tutte le circoscrizioni elettorali.
La possibile influenza del nuovo sistema
L'abbandono del sistema maggioritario dovrebbe avvantaggiare in particolare proprio Pvl e democentristi. Entrambe le formazioni vedrebbero più che triplicata la loro attuale deputazione: se si fosse votato alla fine di marzo l'Udc avrebbe conquistato 31 seggi, 22 in più di quelli occupati con le elezioni del 2018; i Verdi liberali sarebbero passati da tre a undici, potendo formare per la prima volta un gruppo parlamentare. Anche la lista congiunta del Ps e dei Verdi sarebbe tra i vincenti, con 26 mandati contro i 19 attuali.
I penalizzati
Assai meno roseo il destino degli attuali pesi massimi del parlamento retico, Centro (nato dalla fusione di Pdc e Pbd) e Pld. Sempre stando al sondaggio, entrambi i partiti perderanno più di due quinti dei loro seggi. I liberali democratici dovrebbero fare a meno di 16 mandati rispetto alle elezioni di quattro anni fa e occuperebbero 20 poltrone; gli ex democristiani e borghesi democratici scenderebbero a quota 31 (-22), in parità con l'Udc.
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