
"Grazie a queste entrate, possiamo utilizzare i soldi per sviluppare una politica sociale e produttiva". Sono le parole di Eolo Alberti, sindaco di Bioggo, uno dei comuni che conta più aziende legate alla moda. Le entrate di cui parla sono quelle relative al fashion. Un settore che in Ticino vale 90 milioni di gettito (su un totale di 350) e conta 8mila posti di lavoro, tornato sotto i riflettori con il caso Kering, il colosso del lusso parigino accusato di aver eluso il fisco tassando l’utile del gruppo in Ticino.
Basta gettare uno sguardo ai moltiplicatori d’imposta dei comuni dove hanno sede marchi come Gucci, Guess, Levis per avere un’idea della portata, evidenzia TeleTicino: si va dal 53% di Cadempino al 65% di Stabio e San’Antonino. I comuni di Stabio e Bioggio hanno confermato che il gettito in arrivo dal lusso equivale a circa il 20% del totale. La partenza di queste aziende? È uno scenario che non vogliono nemmeno immaginare.
"Siamo oltre i 1000 dipendenti e genera oltre 5 milioni di gettito, circa il 20%" sottolinea Alberti, preoccupato per queste notizie. "È da diversi anni che grazie a un buon gettito possiamo permetterci di dare un contributo, la cosiddetta 13esima, alle persone anziane". Sulla stessa onda anche il sindaco di Stabio Simone Castelletti, comune dove da alcuni anni si è insediata la VF International.
D’altro lato il settore non è mai stato esente da critiche. Lo stesso polverone che ha investito il gruppo Kering ha sollevato due interrogazioni al Governo cantonale. Un gruppo con sedi principali in Francia, Olanda e Lussemburgo che però tassa il 70% del suo fatturato in Ticino, dove ha sede la base logistica Luxury Goods Internationl. Un'azienda che gode di statuto speciale e dove in pratica la merce prodotta spesso all’estero viene rifinita e imballata. Pratiche legali ora messe in discussione, a cui si aggiunge la questione del valore aggiunto al territorio.
"È evidente che molte persone sono frontaliere anche perché aumenta il gettito delle imposte dirette" sottolinea Alberti. "Però ciò non toglie che durante il giorno queste persone vivono sul nostro territorio, girano, mangiano, utilizzano i nostri spazi".
Il futuro si presenta come un grande punto interrogativo. Presto gli statuti speciali dovranno essere aboliti come richiesto dalle norme internazionali. A breve sarà presentato il Progetto fiscale 2017 della Confederazione, nato sulle ceneri della Riforma III.
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