Oggi non termina solo un anno, ma anche un decennio. E, a pensarci bene, non poteva esserci un momento più suggestivo per terminare la mia esperienza a Ticinonews. Eh sì, cari lettori, oggi è il mio ultimo giorno come caporedattore di questo portale. Quando lavori in un grande gruppo come quello del Corriere del Ticino devi essere consapevole che ci sono dinamiche e logiche più grandi di te, nelle quali puoi essere spostato a un'altra mansione da un momento all'altro. Una normale evoluzione della propria esperienza lavorativa, basta essere pronti e affrontare ogni nuova sfida con entusiasmo. 

Lo stesso entusiasmo che ho avuto in questi due anni con Ticinonews: sinceramente questi ultimi giorni con voi, da quando so del mio trasferimento, me li sono proprio goduti, ricordando ogni momento vissuto in questa fantastica avventura. Dal fascino di arrivare alle 6 per preparare l'apertura, quando la redazione è ancora vuota e silenziosa alla bellezza della chiusura delle 23, quando ti senti un superstite della giornata lavorativa... Dalle risottate di confine alle dirette "in bettola", abbiamo cercato di affrontare temi seri e di attualità offrendo punti di vista alternativi e fuori dagli schemi: spero che questo sia stato apprezzato. 

Penso che in questi anni siamo riusciti a dare un'informazione corretta e puntuale, dando spazio a tutte le forze politiche e a tutte le sensibilità. Se potessi tornare indietro rifarei tutto, magari cercando di non farmi prendere troppo dalla "sindrome del Bianconiglio" dalla quale sono affetto e che a volte mi fa vivere un po' troppo di fretta le cose belle che sto vivendo, probabilmente impedendomi di godere appieno di tutti i momenti vissuti a Ticinonews (e anche fuori dalla redazione, ma questo è un altro discorso...).

Sono davvero orgoglioso di quanto abbiamo fatto ed è proprio per questo che voglio ringraziare di cuore tutte le persone incontrate in questo percorso. Ognuno di loro è stato fondamentale nel successo del sito. Siete davvero tanti, a partire da chi ha avuto la "folle" idea di credere in me e darmi questo incarico, spero non si sia pentito troppo, ai collaboratori esterni: nominarvi tutti sarebbe pressoché impossibile. O perlomeno senza dover fare una trilogia stile Signore degli Anelli... Ma spero di avervi fatto capire quanto ho tenuto e tengo a voi.

Un ringraziamento speciale lo devo però a Lara e Nico, due persone incredibili con cui ho condiviso ogni momento vissuto in redazione. Definirli colleghi sarebbe riduttivo, dal profondo del mio cuore auguro loro il meglio, sia lavorativo che nella vita privata. Grazie a loro penso mi sento di essere cresciuto sia come professionista che come uomo, sono stato un privilegiato a lavorare al loro fianco.

Grazie anche a voi, cari lettori, che ogni giorno avete creduto in noi. Spero che continuerete a credere nel lavoro dei giornalisti, che continuerete a informarvi, a indignarvi per quello che non va bene, a sorridere per qualche notizia un po' più leggera, a polemizzare per qualche frase fuori luogo di qualche politico. E che continuerete a seguire Ticinonews: vedrete, ci sarà una splendida redazione ad aspettarvi! Redazione alla quale auguro di vivere ogni sfida con passione, per rispetto verso chi si affida a noi ogni giorno ma soprattutto perché questo è un lavoro meraviglioso e Ticinonews, dove si è sempre sul pezzo e con un contatto davvero stretto con i lettori, è uno dei posti ideali dove farlo. Un augurio speciale al nuovo caporedattore (di cui non so se posso fare ancora il nome quindi... non lo faccio): goditi questa esperienza, ne vale la pena! 

Devo dirvi la verità, sono grande, grosso e burbero ma mentre scrivo ho i lacrimoni. Ma, come direbbe Elio, mi è solo entrata "una bruschetta nell'occhio". Ed è assurdo, perché in fondo questo non può essere definito neanche un addio. Addirittura rimango nella stessa scrivania della Newsroom! E' un po' come dire "ci vediamo dopo, ma da un'altra parte": l'unica differenza sarà dove cliccare per ritrovarci. Noi dal 2020 ci vedremo su CdT.ch. E ci sarà da divertirsi, credetemi...

Grazie di tutto. E buon anno, che oggi tra le tante sarebbe anche San Silvestro!

Mattia Sacchi

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