Proteste
"Grave fatto di propaganda al liceo di Mendrisio"
© giovani UDC
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Redazione
2 anni fa
I giovani UDC si scagliano contro alcuni docenti che avrebbero distribuito volantini e urlato "slogan sindacali di propaganda" sul prospettato taglio delle pensioni statali: "È inaccettabile che ciò avvenga all'interno della scuola". Sul caso scatta anche un'interrogazione al Governo.

Durante la giornata di mobilitazione contro il prospettato taglio delle pensioni statali, anche al liceo di Mendrisio si respirava aria di protesta. Per i giovani UDC è però andato in scena un "grave fatto di propaganda sindacale". Stando a quanto denunciano in un comunicato, durante la pausa del mattino alcuni docenti, dopo aver appeso uno striscione nell'atrio con la scritta "-40% di dignità", "hanno preso parola con il microfono, urlando a gran voce slogan sindacali di propaganda, con il chiaro intento di influenzare l'opinione degli studenti sul tema legato alla riduzione del tasso di conversione". Mentre ciò accadeva, "altri docenti erano in giro per l’atrio del liceo a distribuire materiale propagandistico sul tema: uno scritto anonimo con la rivendicazione di non si sa bene quali docenti, e un documento con alcune osservazioni del gruppo “ErreDiPi".

"Inaccettabile che avvenga all'interno della scuola"

Per i giovani UDC i dipendenti pubblici hanno tutto il diritto di manifestare e reclamare per le tematiche a loro care. Ma è "inaccettabile" che ciò avvenga all'interno della scuola durante l'orario scolastico, ovvero in un ambiente che "dovrebbe sviluppare lo spirito critico degli allievi, dando spazio egualmente a tutte le parti". "È inaccettabile", ribadiscono i giovani democentristi, "che i docenti (con il bene placito dei direttori) utilizzano la scuola per veicolare i propri messaggi politici". Il movimento giovanile chiede quindi alla direzione di impedire questi "comportamenti scorretti" da parte dei docenti e al DECS di intervenire, sanzionando i docenti coinvolti.

Le domande al Governo

Sul caso è scattata anche un'interrogazione parlamentare all'attenzione del Consiglio di Stato. A inoltrarla il deputato Massimiliano Robbiani (Lega), che chiede al Governo come valuta l'azione dei docenti e come intende intervenire. "È corretto e utile per i nostri giovani far propaganda all'interno della scuola pubblica"? chiede Robbiani a Bellinzona.