
La recente attribuzione della Divisione delle costruzioni al Dipartimento delle istituzioni rappresenta per il Comitato Libertà, Energia, Ambiente (LEA) del PLRT "una svolta importante nella struttura del Governo cantonale". A detta del Comitato, si tratta di una scelta che non può ridursi a una semplice riorganizzazione interna, "ma che chiama in causa la responsabilità politica verso un settore strategico e purtroppo segnato da ritardi strutturali di oltre 25 anni". Quello di cui parla il LEA nella sua lettera aperta sono le grandi opere, le infrastrutture e i cantieri di interesse pubblico "che spesso restano bloccati tra progetti mai partiti, competenze sovrapposte, tempi lunghissimi e scarsa chiarezza nei processi". Affermazioni, queste, tutte rivolte direttamente al direttore del DI Norman Gobbi, a cui viene ricordato come gli sia stata affidata anche la competenza sulla semplificazione del rapporto tra cittadino e Stato: "Una promessa ricorrente, che oggi rischia di suonare come uno slogan, se non accompagnata da atti concreti. Chiediamo chiarezza. Chiediamo una visione. Non vogliamo assistere all’ennesimo annuncio, destinato a incagliarsi come già accaduto con Giustizia 2018 o Ticino 2020, rimasti ancorati al palo nonostante le grandi aspettative iniziali".
Quattro richieste
Il Comitato sottolinea poi il fatto che se la “polis” oggi è affaticata, "è proprio perché troppi dossier sono stati aperti e mai conclusi. Ci rivolgiamo dunque a lei, Consigliere di Stato Gobbi, con richieste semplici ma quanto mai fondamentali":
- Cosa intende fare, concretamente, con la Divisione delle costruzioni e con il dossier della semplificazione?
- Quali sono le sue priorità? Quali strumenti adotterà per dare risposte tempestive e misurabili ai cittadini e alle imprese?
- Quali saranno le tempistiche reali e misurabili per opere strategiche come il collegamento A2-A13, la circonvallazione Agno-Bioggio (tenendo conto delle criticità emerse nei Comuni coinvolti), la rete Tram-treno del Luganese, la galleria di Moscia?
- Intende garantire maggiore qualità di vita ai cittadini di questo Cantone anche grazie a progetti che ridiano una ritrovata dignità alla popolazione? Ad esempio, si impegna a sostenere la copertura dell’autostrada tra Bissone e Chiasso presso le autorità federali?
Infine, il LEA afferma di non lasciarsi distrarre "da polemiche inutili istituzionali sul Consiglio di Stato. Guardiamo ai contenuti. Perché il cittadino non chiede rimpasti, ma azioni chiare, verificabili e orientate al bene comune. Se davvero vuole segnare una svolta, dimostri di avere un progetto. E il coraggio di realizzarlo".