Ticino
Graffiti sui treni: "Non è arte ciò che distrugge il bene comune"
Graffiti sui treni: "Non è arte ciò che distrugge il bene comune"
Graffiti sui treni: "Non è arte ciò che distrugge il bene comune"
Redazione
6 anni fa
Don Emanuele di Marco contro i graffitari che hanno vandalizzato un Giruno nuovo di zecca: "Distruttori"

"Non è arte ciò che distrugge il bene comune". Don Emanuele di Marco, direttore dell’Oratorio luganese di San Rocco e professore alla Facoltà di Teologia di Lugano, commenta così la vista di un treno imbrattato che oggi circolava a Rivera. "Un Giruno nuovo di fabbrica (entrerà in servizio nel dicembre 2019) completamente vandalizzato" segnala don Emanuele, che sui social ha pubblicato le immagini del convoglio danneggiato.

"Vergogna per chi rovina le cose di tutti!" commenta don Emanuale. "La cappella sistina, la Gioconda, Munch o Gaudì: nulla a che fare con questi imbrattatori e distruttori di ciò che è di tutti. Quanto è necessaria una educazione al bello, al buono, al giusto...!". 

Il problema non è nuovo alle nostre latitudini e genera un costo non indifferente alle FFS, che ricade indirettamente anche sul calcolo dei prezzi dei biglietti. "Ogni danno, ogni graffito causa costi" aveva sottolineato l'azienda a Ticinonews commentando il fenomeno di sprayer milanesi che prendono di mira convogli svizzeri nel capoluogo lombardo (vedi articolo suggerito). Non esiste una statistica precisa riguardo al numero di treni vandalizzati dai graffittari, ma nel 2018 le FFS avevano aumentato gli investimenti nella sorveglianza e nella pulizia dei treni. Al fenomeno non viene data troppo visibilità proprio perché c'è il rischio di emulazione. È infatti noto che quando viene dato risalto ai graffiti, le FFS registrano di riflesso danni ai propri veicoli.

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