La campagna
Godetevi la montagna, ma... con la testa sulle spalle
© Shutterstock
© Shutterstock
Redazione
4 ore fa
Informarsi, prepararsi e saper rinunciare sono presupposti fondamentali per vivere l’inverno in montagna in modo sicuro e responsabile – I messaggi della campagna «Montagne sicure»

Un 25 dicembre imbiancato sarà praticamente impossibile, perlomeno in pianura. Lo aveva già anticipato l'Ufficio federale di meteorologia e climatologia (MeteoSvizzera). Ma con l’inizio della stagione invernale (e il conseguente aumento delle attività ricreative in montagna), il Cantone (ri)lancia il progetto di prevenzione «Montagne sicure», che richiama l’attenzione di residenti e turisti sull’importanza di frequentare l’ambiente alpino «in modo consapevole e responsabile».

 «La maggiore libertà e la natura incontaminata nascondono, talvolta, delle situazioni inaspettate che bisogna saper gestire, soprattutto se si frequenta la montagna solo occasionalmente. Oltre all’attività sulle piste da sci, il «fuori pista» coinvolge molti appassionati e semplici escursionisti, magari con le racchette da neve. Quindi, fuori pista sì, ma con la giusta preparazione!», è il messaggio del presidente del Consiglio di Stato, Norman Gobbi.

«Liberi e sicuri» in montagna

La campagna Montagne sicure, con lo slogan «Liberi e sicuri», sottolinea in particolare la necessità di valutare le condizioni meteorologiche e del manto nevoso, che in ambito alpino possono cambiare rapidamente anche nel corso della stessa giornata.

Prima di intraprendere escursioni o attività fuori pista con sci o ciaspole è quindi fondamentale informarsi sulle previsioni meteo e sul grado di pericolo valanghe. È altrettanto importante pianificare gli itinerari in base alle proprie capacità fisiche e tecniche e procedere con una valutazione realistica dei margini di sicurezza, così da prevenire situazioni di rischio.

Rimanendo sul tema del «fuori pista», non va sottovalutato il ruolo del cellulare, strumento prezioso e talvolta determinante in situazioni di emergenza. A tal proposito, è importante scaricare le principali App, tra cui SLF White Risk, MeteoSvizzera e Rega.

Niente pantaloncini e scarpe da ginnastica

La prevenzione passa anche da un equipaggiamento adeguato: abbigliamento adatto alle condizioni climatiche, materiali in buono stato e dispositivi di sicurezza. «Si raccomanda di evitare uscite in solitaria, di informare famigliari o amici su meta e orario di rientro e di rinunciare all’attività in caso di dubbi o condizioni sfavorevoli». Particolare attenzione va al rispetto della segnaletica, delle chiusure e delle indicazioni delle autorità competenti, così come a comportamenti rispettosi della fauna selvatica, particolarmente vulnerabile in inverno.

Negli ultimi anni si è registrato un aumento del numero di persone che frequentano la montagna anche nella stagione invernale. Tuttavia, ciò non ha comportato un incremento proporzionale di infortuni e incidenti gravi, che rimangono complessivamente sotto controllo.

La Rega è pronta

La Guardia aerea svizzera di soccorso Rega annuncia di essere «perfettamente attrezzata per gli interventi durante la stagione fredda». Dal 26 dicembre fino al fine settimana dopo Capodanno, nelle basi Rega di Untervaz (GR) e di Wilderswil (BE) è disponibile un equipaggio supplementare con un elicottero di soccorso. Questa misura per rafforzare il dispositivo d'intervento viene mantenuta anche nei fine settimana invernali e durante le vacanze di febbraio. Anche la centrale nazionale di soccorso aereo presso il Centro Rega all'aeroporto di Zurigo viene potenziata in termini di personale. Qui le operatrici e gli operatori di centrale coordinano gli interventi, che spesso si svolgono contemporaneamente, a livello interregionale, assicurando che sia mobilitato l'equipaggio d'elicottero più vicino e idoneo, tenendo conto di tutti gli interventi in corso.

In caso d'aumento delle missioni, è inoltre fondamentale garantire una collaborazione efficiente con i partner operativi. In caso d'incidenti sulle piste da sci, ad esempio, i pattugliatori dei servizi di soccorso su pista SOS effettuano un primo triage e, in base alla gravità delle lesioni, decidono se è necessario l'intervento di un elicottero di soccorso. Inoltre, rendono sicuro il luogo d'atterraggio e garantiscono che l'equipaggio della Rega possa atterrare in sicurezza.

In media, ogni anno la Rega trasporta in ospedale tra le 1.700 e le 3.000 persone feritesi praticando sport invernali. Tuttavia, solo nell'1-2 percento circa di tutti gli incidenti legati agli sport invernali in Svizzera viene richiesto l'intervento della Rega. La maggior parte delle persone infortunate si reca autonomamente dal medico o può essere trasportata in ospedale con slitte di soccorso e ambulanze.

Prima dell'inizio della stagione invernale, gli equipaggi d'elicottero si preparano in vari modi alla stagione fredda. Tutti i membri della crew seguono un corso d'aggiornamento teorico sugli interventi in caso di valanghe. Inoltre viene controllato il materiale d'intervento e l'equipaggiamento di protezione individuale, e vengono aggiornate le conoscenze sulle procedure tattiche d'intervento e sui punti più importanti per l'assistenza medica ai pazienti travolti da una valanga. I membri dell'equipaggio seguono anche un addestramento pratico di ricerca con l'elicottero per riprendere familiarità con il materiale. A tal fine, un apparecchio di ricerca dei travolti in valanga (ARTVA) e un riflettore Recco vengono nascosti nella neve e il pilota e la soccorritrice o il soccorritore professionale localizzano e contrassegnano i dispositivi dall'elicottero in volo.

La campagna si sviluppa in collaborazione con numerosi partner, attraverso attività multimediali e cartacee, corsi di formazione distribuiti durante l’anno con TicinoSentieri («Escursionista consapevole») e giornate pratiche con l’Associazione Guide Alpine Ticino («Oltre la Traccia», sensibilizzazione sui rischi invernali). La collaborazione con Ticinopass, abbonamento stagionale per l’accesso alle stazioni sciistiche del Cantone, promuove una fruizione sicura e responsabile della montagna. Come in passato, Montagne sicure offre momenti formativi presso l’Avalanche Training Center di Airolo Pesciüm, grazie al Gruppo Ricerche e Costatazioni della Polizia cantonale, e presso la Capanna Piansecco in Val Bedretto; le date saranno comunicate nel corso dell’inverno. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito internet e sulle pagine Instagram e Facebook di Ticino sicuro. Materiale informativo, il libretto «Consigli per una montagna sicura», oltre a due quadernetti per le scuole elementari possono essere richiesti scrivendo a [email protected].