Ticino
Gobbi-Zali, anche i partiti dei giovani indignati: “È uno stallo, non un rilancio”
©Gabriele Putzu
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Redazione
11 ore fa
I giovani dei partiti UDC, Centro, PLR, Verdi liberali, Verdi e PS criticano lo scambio tra i due leghisti: "È un patto di convenienza” tra due politici “logorati dal potere".

Le sezioni giovanili di sei partiti ticinesi – Giovani UDC, Giovani del Centro, Giovani Liberali Radicali, Verdi liberali, Giovani Verdi e GISO – esprimono il loro disappunto per lo scambio di dipartimenti tra i Consiglieri di Stato Norman Gobbi e Claudio Zali. In un comunicato congiunto, i giovani parlano di un “patto di convenienza” tra due politici “logorati dal potere”, criticando l’operazione. "È un segnale profondamente scoraggiante per noi giovani, che vorremmo credere in una politica fatta di merito, trasparenza e spirito di servizio", sottolineano nel comunicato. "Invece, ci viene offerto l’ennesimo esempio di una classe dirigente più preoccupata a mantenere le proprie posizioni che di rinnovare le istituzioni o affrontare le vere sfide del futuro".

No a una politica dell'attesa

Le sezioni giovanili puntano anche il dito sulle conseguenze pratiche dello scambio. I dipartimenti delle istituzioni e del territorio, sostengono, sono "settori strategici che richiedono coerenza, continuità, competenza tecnica, non improvvisazioni". In un momento in cui il Cantone affronta gravi sfide – dalle difficoltà finanziarie agli scandali giudiziari, dai problemi infrastrutturali agli effetti del maltempo – i giovani temono che il cambio di guida rallenti ulteriormente riforme strutturali attese da decenni. "Il Ticino non può più permettersi questa politica dell’attesa", avvertono. "Serve visione, serve coraggio, serve competenza. Non operazioni di facciata".

Critiche alla Lega

Infine, accusano la Lega dei Ticinesi di essersi trasformata proprio in ciò che un tempo combatteva: una casta attaccata alle poltrone. "Questo arrocco ne è la prova più evidente: un tentativo di rinnovarsi restando sempre uguali, spostando le proprie pedine mettendo in scacco (stallo) il Ticino", concludono.