Ticino
Gli avvocati contro il giudice Villa: "Ci deve rispetto"
Gli avvocati contro il giudice Villa: "Ci deve rispetto"
Gli avvocati contro il giudice Villa: "Ci deve rispetto"
Redazione
8 anni fa
L'Ordine degli avvocati non accetta le decurtazioni degli onorari. "Ha gravemente leso la nostra immagine"

Non si è ancora sopita la polemica innescata dal giudice Marco Villa, che in occasione di due recenti processi aveva decurtato gli onorari dei difensori d'ufficio di imputati stranieri, giudicando "eccessive" le spese da loro indicate (vedi articoli suggeriti).

Il Dipartimento delle istituzioni ha già fatto sapere di voler creare un gruppo di lavoro per studiare eventuali correttivi all'attuale sistema della difesa d'ufficio, ma nel frattempo a prendere posizione sono gli avvocati, che attaccano duramente il giudice Villa.

In una presa di posizione pubblicata sull'ultimo bollettino dell'Ordine degli avvocati del Canton Ticino (OATI), essi scrivono che "le recenti pubbliche esternazioni di un magistrato in ambito di patrocinio d’ufficio e della funzione dell’avvocato nell’ambito del processo penale, tese a ottenere maggiori fondi pubblici per la magistratura inquirente, hanno gravemente leso l’immagine di alcuni affiliati OATI e dell’avvocatura in generale."

"Il Consiglio dell’Ordine coglie l’occasione per rammentare come la tematica è regolata dal Regolamento del 19 dicembre 2007 (RS 3.1.1.7.1) che prevede che all’avvocato è riconosciuto l’onorario per le prestazioni necessarie per lo svolgimento del patrocinio a un tariffario orario inferiore a quello usuale" si legge nella presa di posizione dell'OATI. "L’interpretazione giudiziaria del concetto di prestazioni necessarie risulta inoltre assai restrittiva. Ciò nonostante, conformemente all’art. 17 CD, l’avvocato adempie i mandati d’ufficio con la stessa diligenza profusa negli altri mandati. Uno degli aspetti più nobili dell’avvocatura è proprio quella di contribuire all’accesso alla giustizia anche alle classi sociali meno fortunate."

"OATI è particolarmente attento al proposito organizzando, ad esempio, il Servizio di consulenza giuridica gratuita e il Servizio di picchetto penale" proseguono gli avvocati. "L’argomento è oggettivamente complesso e di facile strumentalizzazione. Non si può comunque non sottacere che l’aumento in questo settore della spesa pubblica è indipendente dal nostro volere ed è determinato da fattori esogeni, in particolare la continua espansione del diritto penale materiale e l’introduzione delle recenti riforme di diritto penale procedurale federale. Chi presta questo importantissimo servizio alla comunità, fondamentale per il buon funzionamento della giustizia, deve in ogni caso tenere sempre in debita considerazione che la retribuzione è garantita dai fondi pubblici."

"Giusta l’art. 8 CD l’avvocato si rivolge alle autorità con il rispetto loro dovuto e si attende da loro la medesima considerazione" scrivono ancora gli avvocati.

"Il Consiglio dell’Ordine esprime nell’immediato un sentimento di vicinanza ai suoi affiliati messi iniquamente in cattiva luce presso la pubblica opinione" si legge in conclusione. "Ha, inoltre, deciso di approfondire la questione con le competenti Autorità giudiziarie e istituzionali conformemente all’art. 35 della Legge sull’avvocatura e di intraprendere dei passi di cui vi informeremo in occasione dell’imminente assemblea generale dell’8 giugno 2017, alla quale vi invitiamo nuovamente a voler partecipare numerosi."

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