
Giorgio Giudici, sindaco di Lugano, ha deciso di essere parte attiva a sostegno dell'iniziativa popolare costituzionale promossa da Giorgio Ghiringhelli avente come scopo la creazione di due grossi poli sopracenerini, Locarno e Bellinzona, tramite la fusione di ben 35 comuni.In un comunicato Giorgio Ghiringhelli conferma quanto sopra: "vi informo che il sindaco di Lugano, Giorgio Giudici, ha deciso di scendere in pista a favore della preannunciata iniziativa popolare costituzionale, intitolata “Avanti con la Grande Locarno e la Grande Bellinzona”, mirante a creare due forti poli urbani nel Sopraceneri mediante l’aggregazione di 35 Comuni. Giudici farà dunque parte del comitato promotore, assieme al sottoscritto, a Remo Lardi (già sindaco di Minusio e presidente dell’Associazione per le aggregazioni nel Locarnese creata in occasione della votazione dello scorso 25 settembre concernente i Comuni della Sponda sinistra della Maggia), all’avv. Giuseppe Cotti ( consigliere comunale di Locarno e membro del comitato di Formula nuova) , a Giancarlo Seitz, di Agno (deputato in Gran Consiglio per la Lega dei ticinesi e membro della Commissione speciale aggregazione dei Comuni) e a Pietro Vanetti ( municipale di Losone e già membro della Commissione di studio per l’aggregazione dei Comuni della Sponda destra della Maggia)".Il comunicato continua spiegando anche le ragioni per le quali Giudici ha deciso di sostenere l'iniziativa: "Una delle obiezioni mosse dagli avversari dell’iniziativa popolare che mira a raggiungere l’aggregazione dei Comuni del Locarnese e del Bellinzonese tramite una modifica della Costituzione cantonale sottoposta al voto di tutti i ticinesi, è che non è giusto che a votare siano tutti i ticinesi anziché solo quelli dei Comuni direttamente coinvolti nel progetto aggregativo. Stando ad essi, insomma, l’aggregazione del Locarnese e del Bellinzonese è solo un problema regionale, che non ha alcun influsso sulle altre regioni ticinesi. A parte il fatto che ogni modifica costituzionale deve obbligatoriamente essere sottoposta al voto di tutti i ticinesi, e non solo di una parte, la discesa in campo del sindaco di Lugano (che ha motivato la sua decisione con l’immobilismo generale del Sopraceneri) sta proprio a dimostrare che l’attuale disunione dei Comuni del Locarnese e del Bellinzonese é fonte di squilibri fra il Sopra ed il Sottoceneri che costituiscono un problema per tutto il Cantone e non solo per quei Comuni direttamente toccati dalla nostra iniziativa".
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