Ticino
Giudici sostiene la fusione del Sopraceneri
Redazione
14 anni fa
Il sindaco di Lugano sosterrà attivamente l'iniziativa popolare costituzionale di Giorgio Ghiringhelli

Giorgio Giudici, sindaco di Lugano, ha deciso di essere parte attiva a sostegno dell'iniziativa popolare costituzionale promossa da Giorgio Ghiringhelli avente come scopo la creazione di due grossi poli sopracenerini, Locarno e Bellinzona, tramite la fusione di ben 35 comuni.In un comunicato Giorgio Ghiringhelli conferma quanto sopra: "vi informo che il sindaco di Lugano, Giorgio Giudici, ha deciso di scendere in pista a favore della preannunciata iniziativa popolare costituzionale, intitolata “Avanti con la Grande Locarno e la Grande Bellinzona”, mirante a creare due forti poli urbani nel Sopraceneri mediante l’aggregazione di 35 Comuni. Giudici farà dunque parte del comitato promotore, assieme al sottoscritto, a Remo Lardi (già sindaco di Minusio e presidente dell’Associazione per le aggregazioni nel Locarnese creata in occasione della votazione dello scorso 25 settembre concernente i Comuni della Sponda sinistra della Maggia), all’avv. Giuseppe Cotti ( consigliere comunale di Locarno e membro del comitato di Formula nuova) , a Giancarlo Seitz, di Agno (deputato in Gran Consiglio per la Lega dei ticinesi e membro della Commissione speciale aggregazione dei Comuni) e a Pietro Vanetti ( municipale di Losone e già membro della Commissione di studio per l’aggregazione dei Comuni della Sponda destra della Maggia)".Il comunicato continua spiegando anche le ragioni per le quali Giudici ha deciso di sostenere l'iniziativa: "Una delle obiezioni mosse dagli avversari dell’iniziativa popolare che mira a raggiungere l’aggregazione dei Comuni del Locarnese e del Bellinzonese tramite una modifica della Costituzione cantonale sottoposta al voto di tutti i ticinesi, è che non è giusto che a votare siano tutti i ticinesi anziché solo quelli dei Comuni direttamente coinvolti nel progetto aggregativo. Stando ad essi, insomma, l’aggregazione del Locarnese e del Bellinzonese è solo un problema regionale, che non ha alcun influsso sulle altre regioni ticinesi.  A parte il fatto che ogni modifica costituzionale deve obbligatoriamente essere sottoposta al voto di tutti i ticinesi, e non solo di una parte, la discesa in campo del sindaco di Lugano (che ha motivato la sua decisione con l’immobilismo generale del Sopraceneri) sta proprio a dimostrare che l’attuale disunione dei Comuni del Locarnese e del Bellinzonese é fonte di squilibri fra il Sopra ed il Sottoceneri che costituiscono un problema per tutto il Cantone e non solo per quei Comuni direttamente toccati dalla nostra iniziativa".

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