I take-away di Lugano potranno aprire solo fra le 7 e le 22 e il cibo e le bevande da loro offerti non potranno essere consumati all’interno o nelle vicinanze del locale, quand’anche questo sia fornito di sedie, che i clienti potranno utilizzare «unicamente per attendere la preparazione dei prodotti acquistati». Lo si legge nell’ordinanza municipale sui punti di vendita di cibi d’asporto che il Municipio di Lugano ha approvato nella scorsa settimane e che entrerà in vigore, salvo eventuali ricorsi, a metà aprile.

«Non avevamo una base legale comunale» per regolamentare i negozi che non soggiacciono alla legge cantonale sugli esercizi alberghieri e di ristorazione (Lear), spiega il vicesindaco Michele Bertini al Corriere del Ticino: «Con l’ordinanza in questione ci siamo dotati di questo strumento». Ricadono sotto il nuovo ordinamento i commerci di vendita dediti esclusivamente al cibo d’asporto (per esempio piadine, pizza al taglio, prodotti di pasticceria, kebab, gelati).

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